Formula 1, addio allo storico GP: è finita malissimo per gli amanti della tradizione | 2026 anno storico
Leclerc @mobilitasostenibile
Il Gran Premio di Madrid 2026 è già in bilico per i ritardi nei lavori, mentre lo storico GP di Imola resta fuori dal calendario.
Il 2026 rischia di diventare davvero un anno spartiacque per la Formula 1, non solo per i nuovi regolamenti e le rivoluzioni tecniche, ma anche per il calendario. Da una parte c’è l’addio allo storico GP di Imola, estromesso dalla stagione, dall’altra il debutto del nuovo Gran Premio di Madrid, che però è tutt’altro che scontato. Per gli amanti della tradizione è una doppia ferita: un circuito iconico che sparisce e un nuovo tracciato cittadino che ancora non dà certezze.
Secondo un sito specializzato sulla Formula 1, Madrid è già inserita nel calendario 2026 ma con un asterisco, in attesa dell’omologazione: i lavori sul circuito cittadino procedono a rilento e il rischio concreto è che il debutto venga rinviato al 2027, con Imola pronta a subentrare come prima riserva. Una situazione paradossale: mentre gli appassionati faticano a digerire l’esclusione del GP emiliano, proprio i ritardi del nuovo appuntamento potrebbero riaprire uno spiraglio per il ritorno del Santerno.
Madrid, il nuovo gioiello che rischia di non essere pronto
Il progetto del Gran Premio di Madrid nasce con ambizioni enormi: circuito cittadino moderno, lunghi rettilinei, curve spettacolari e un accordo pluriennale che dovrebbe portare la capitale spagnola stabilmente nel Mondiale. Ma tra i rendering e la realtà ci sono i cantieri, e proprio lì si stanno accumulando i problemi. Ritardi burocratici, lavori che non rispettano le tempistiche e l’iter di omologazione ancora incompleto tengono il GP madrileno in una sorta di limbo.
Perché il Gran Premio di Madrid 2026 possa disputarsi davvero, il circuito deve ottenere il via libera definitivo, e questo richiede standard elevatissimi su sicurezza, infrastrutture, vie di fuga e logistica generale. Ogni settimana persa pesa sul conto alla rovescia verso la stagione 2026, e nel paddock cresce la sensazione che l’esordio tanto sbandierato possa slittare. Un debutto nato per celebrare la modernità della Formula 1 rischia così di trasformarsi nel simbolo di una corsa contro il tempo destinata a non essere vinta.

Imola fuori dal calendario, ma prima in lista se Madrid salta
L’altra faccia di questa storia è Imola, il GP che gli amanti della tradizione considerano un pezzo di identità del Mondiale. Il calendario 2026, per ora, non prevede l’autodromo Enzo e Dino Ferrari, sacrificato per fare spazio alla nuova tappa spagnola. Eppure lo stesso meccanismo che ha spinto fuori il GP emiliano potrebbe rimetterlo in pista: se Madrid non sarà pronta, la prima opzione per riempire lo slot sarà proprio Imola, già indicata come riserva ufficiale in caso di problemi sul fronte iberico.
Per i tifosi italiani, e non solo, il 2026 è quindi un anno storico nel senso più crudo del termine: “addio” a uno dei circuiti più amati e, nello stesso tempo, attesa sospesa per un GP madrileno che ancora non ha la certezza del via. Tra interessi economici, ricerca di mercati nuovi e limiti di un calendario ormai saturo, la Formula 1 continua a spostare l’ago della bilancia lontano dai tracciati storici. Ma finché il Gran Premio di Madrid resterà a rischio, la speranza di rivedere Imola in calendario continuerà a correre, curva dopo curva, nel cuore di chi non ha ancora accettato di dire davvero addio a questo storico GP.
