Pedaggio, guarda sempre a terra poco prima della sbarra | Con la “Truffa del Casello” stanno facendo piazza pulita

Pedaggio, guarda sempre a terra poco prima della sbarra | Con la “Truffa del Casello” stanno facendo piazza pulita

Truffa al pedaggio autostradale @ansa, mobilitasostenibile

Negli ultimi mesi si è diffusa una trappola pericolosa ai caselli autostradali: chiodi, pezzi di metallo e oggetti nascosti vengono usati per forzare l’arresto dei veicoli e colpire gli automobilisti più vulnerabili.

Sempre più automobilisti stanno denunciando episodi sospetti ai caselli autostradali. La dinamica è semplice e micidiale: pochi metri prima della sbarra, sul tratto in cui il veicolo rallenta per pagare il pedaggio, vengono lasciati a terra chiodi, lame, viti o frammenti metallici quasi invisibili a occhio nudo. Il veicolo passa, buca una gomma senza che il conducente se ne accorga subito e prosegue per qualche chilometro, fino a quando il pneumatico non si sgonfia del tutto. È in quel momento che scatta l’agguato.

Chi subisce la foratura è costretto ad accostare in zone spesso isolate o scarsamente illuminate. I malviventi, che seguono la vittima fin dall’uscita del casello, approfittano della sosta forzata per assaltare il veicolo, derubare i passeggeri o addirittura impossessarsi dell’auto. Motorzoom spiega che questo raggiro funziona perché riproduce un guasto apparentemente casuale, rendendo difficile sospettare una truffa fino al momento dell’aggressione.

Come funziona la trappola e perché è difficile accorgersene

Gli oggetti vengono posizionati strategicamente pochi passi prima della sbarra del casello, dove l’auto procede molto lentamente e dove il conducente è concentrato sul pagamento. In questo modo i chiodi entrano facilmente nel battistrada. La foratura però non avviene immediatamente: spesso l’aria fuoriesce in modo graduale, permettendo ai truffatori di seguire la vittima a distanza e intervenire solo quando il veicolo è obbligato a fermarsi. È una tecnica subdola, studiata proprio per cogliere gli automobilisti impreparati in un momento di vulnerabilità.

Gli esperti del settore ricordano che questa modalità di truffa non è nuova, ma sta tornando in auge per la sua efficacia e per la difficoltà, da parte delle vittime, di collegare la foratura all’azione deliberata di qualcuno. Molti automobilisti credono semplicemente di aver “preso un chiodo per strada”. È proprio su questa inconsapevolezza che i truffatori fanno affidamento.

Autostrada @mobilitasostenibile

Come difendersi e perché il telepedaggio può salvarti

La prima regola è semplice: guardare sempre a terra prima di avvicinarsi alla corsia del pedaggio, soprattutto nelle ore notturne o nei caselli meno frequentati. Se si notano oggetti sospetti, è meglio cambiare corsia o spostarsi su un’altra postazione di pagamento. Inoltre, gli addetti alla sicurezza consigliano di non fermarsi mai subito dopo il casello in caso di anomalia allo sterzo: è preferibile raggiungere un’area di sosta ben illuminata.

Motorzoom sottolinea anche che l’uso del telepedaggio riduce drasticamente i rischi, perché elimina la sosta obbligata e permette di attraversare il casello senza rallentamenti significativi, rendendo molto più difficile la preparazione della trappola. In un periodo in cui i furti ai caselli sembrano in aumento, questa semplice scelta può fare la differenza tra un viaggio tranquillo e una notte da incubo.