Accende il clima a palla “per non ammalarsi” e fa l’esatto contrario | Questa è la temperatura che i medici consigliano davvero in auto
Addio al climatizzatore in auto: dall'aria condizionata al riscaldamento - mobilitasostenibile.it
In inverno molti sparano al massimo il riscaldamento in auto “per stare bene”, ma i medici ricordano che così aumentano raffreddori e mal di gola.
Appena arriva il freddo, la scena è sempre la stessa: si entra in macchina, si trema per qualche secondo e la mano corre subito alla rotella del clima, portando il riscaldamento al massimo. L’idea è semplice: scaldare l’abitacolo nel minor tempo possibile e “non prendersi un malanno”. Il problema è che questo riflesso, tanto diffuso quanto istintivo, spesso ottiene l’effetto opposto.
Passare in pochi minuti da una temperatura esterna rigida a un abitacolo rovente crea uno sbalzo termico che mette in difficoltà le vie respiratorie. L’aria troppo calda e secca irrita gola, naso e mucose, favorendo quella sensazione di bruciore e secchezza che molti scambiano per “aria che fa male”. In realtà è l’uso eccessivo del riscaldamento a peggiorare la situazione, soprattutto nei tragitti quotidiani casa–lavoro.
Perché il riscaldamento “sparato” in inverno ti fa ammalare di più
Quando si imposta una temperatura molto alta, l’aria che esce dalle bocchette diventa secca e aggressiva. Se viene diretta su viso e torace, investe in pieno gola e naso, che in inverno sono già più esposti a virus e batteri. Il risultato è un combinato micidiale: ambiente pieno di germi, mucose irritate e continui sbalzi di temperatura tra interno dell’auto, ufficio, casa e ambienti esterni. È la condizione ideale per raffreddori, mal di testa e mal di gola.
A questo si aggiunge il fatto che molti tengono i finestrini sempre chiusi, convinti che così “si tenga il caldo”. L’aria però non si rinnova, l’umidità aumenta e, con essa, la concentrazione di particelle irritanti. Il clima invernale usato male non è solo una questione di comfort, ma diventa un problema di salute. Ecco perché i medici insistono su un concetto chiave: meglio una temperatura moderata e costante che un forno improvvisato.

La temperatura consigliata dai medici per l’abitacolo in inverno
Gli specialisti sono abbastanza concordi su un intervallo considerato “di sicurezza”: in auto, durante l’inverno, l’abitacolo dovrebbe restare indicativamente tra i 19 e i 22 gradi. Una temperatura che permette di togliersi giacca e sciarpa senza sudare, ma evita di creare un clima tropicale rispetto all’esterno. Mantenersi in questo range riduce gli sbalzi termici quando si scende dalla vettura e aiuta le vie respiratorie a non infiammarsi.
In pratica, il trucco è impostare il clima su una temperatura vicina a quella degli ambienti interni in cui si trascorre la giornata. Se in casa o in ufficio ci sono circa 20 gradi, non ha senso portare l’auto a 25. Meglio accendere il riscaldamento pochi minuti prima della partenza, usare il lunotto termico e il disappannamento del parabrezza, poi stabilizzare la temperatura su un valore moderato. Il vero obiettivo non è “sentire caldo”, ma evitare continui sbalzi e preservare il benessere del corpo per tutto l’inverno.
