Addio assicurazione, basta avere una targa di questo tipo: può averla ogni privato cittadino | Se fai l’incidente è un problema solo tuo

Uomo che smonta la targa della sua auto

Targa auto e assicurazione speciale - mobilitasostenibile.it

C’è un tipo di targa che ti permette di guidare senza assicurazione, legalmente. E non serve essere un ente pubblico o un agente.

La maggior parte di noi si spacca la testa ogni anno tra preventivi, rincari e clausole incomprensibili pur di rinnovare l’assicurazione auto. Tanto stress tra conti che non tornano e costi da affrontare…e poi spunta lui, un sistema perfettamente legale che permette di guidare senza polizza RCA, senza rischiare multe e senza essere fermati. Precisiamo, non è un privilegio riservato a qualche corpo speciale o a chi lavora nella Polizia. Chiunque può farlo, a patto di conoscere la scorciatoia.

Il trucco sta tutto in una targa. Una targa che non è come le altre, ma che permette di circolare liberamente anche con veicoli non assicurati. E la cosa più incredibile è che la legge lo consente, purché vengano rispettate alcune condizioni. Ma attenzione: se succede un incidente e non rientri in quei limiti, a pagare è il proprietario del veicolo. E non c’è polizza che tenga.

La targa che ti libera dall’assicurazione standard (ma non dalle responsabilità)

Stiamo parlando della targa di prova, quella con sfondo bianco e scritte rosse che si vede sugli esemplari appena arrivati in autosalone o usati dai collaudatori. Serve a far circolare veicoli che, per vari motivi, non sono ancora immatricolati o non hanno una polizza intestata. Il punto interessante è che non è riservata solo ai grandi concessionari o agli enti.

Basta aprire formalmente un’attività di compravendita veicoli (anche come ditta individuale) per richiederla. Una volta ottenuta, si può montare su qualunque mezzo da testare o trasportare: la polizza è associata alla targa, non al singolo veicolo.

Risultato? È possibile circolare legalmente con coperture che, per chi lavora nel settore e usa frequentemente più auto, risultano spesso più competitive rispetto a singole RCA. Sulla carta sembra la soluzione perfetta: meno burocrazia per ogni spostamento, un unico contratto, costi potenzialmente ottimizzati per chi ne fa uso professionale. Ma attenzione: non è tutto oro ciò che luccica.

Targa di prova
Targa di prova – mobilitasostenibile.it

Il problema arriva quando la usi per fatti tuoi

In molti canali social questo trucco impazza come fosse la soluzione della vita, ma prima di fidarsi dell’impulso è bene fermarsi un attimo e ragionare. Il vero limite sta nell’uso consentito. La targa di prova è pensata per attività professionali: collaudi, test, consegne, trasferimenti legati alla vendita. Se la si impiega per finalità private — andare in vacanza, accompagnare i figli, la spesa quotidiana — l’assicurazione può rifiutare la copertura in caso di sinistro.

E non è necessario aver causato l’incidente: se non si dimostra che il viaggio aveva natura professionale e rientrava nei limiti della targa, si resta scoperti. Oltre al mancato rimborso si rischia la segnalazione per uso improprio del contrassegno. Morale: la targa di prova può essere davvero competitiva — ma solo se usata come previsto. Se la si trasforma in una scorciatoia personale, a rimetterci sarà sempre e solo chi guida.