Addio bollo auto, parte il trucco dell’esenzione: non contano età, disabilità o le solite cose | Non paghi più nulla ed è tutto legale

Un bollo e un libretto di circolazione di un'automobile di lusso

Addio bollo auto (credit: ANSA) - mobilitasostenibile.it

Moltissime persone possono dire addio al bollo auto senza limiti di età o disabilità riconosciute: basta una sigla sul libretto. 

Ci hanno detto che l’unico modo per non pagare il bollo auto è avere la Legge 104, un’auto elettrica o un mezzo d’epoca. E invece no. C’è una ‘scappatoia’, legale, riconosciuta dalle Regioni, che permette a molti di non pagare più nemmeno un centesimo di tassa automobilistica. Il bello? Non serve essere disabili, non conta l’età, e non c’entra nulla con le solite agevolazioni. Basta una voce scritta sul libretto.

Eppure, quasi nessuno la conosce. Ne parlano poco, anche perché non riguarda milioni di persone. Ma chi la scopre, e soprattutto chi riesce a sfruttarla, può dire addio al bollo in modo definitivo e senza rischiare multe.

Ovviamente è bene precisare che bisogna comunque rispettare determinati parametri, ma il fatto è che nemmeno chi li possiede conosce questa opportunità. Perché no, uno dei tanti paradossi italiani è che l’esenzione non scatta in automatico, ma è necessario fare domanda.

Addio bollo auto grazie a questa dicitura sul libretto

A differenza degli incentivi per auto a basse emissioni, come accade per le disabilità riconosciute, anche quando i requisiti ci sono, nessuno ti avvisa. Non c’è una lettera a casa, né un avviso sul sito dell’ACI. L’esenzione non parte da sola, va richiesta espressamente alla Regione, con i moduli giusti e i documenti che provano l’idoneità del veicolo. E se non si fa domanda? Si paga il bollo, anche se non sarebbe dovuto.

Ma come accennato, il trucco in questione non ha nulla a che vedere con il reddito, la disabilità o gli incentivi green. Qui si parla di destinazione d’uso del veicolo. Se sul libretto è indicato che l’auto è un mezzo speciale, un veicolo per trasporto specifico, o è intestata a una ONLUS, scatta l’esenzione. Non per magia, ma per normativa. Alcune Regioni – tra cui Lombardia, Piemonte, Toscana e non solo – riconoscono questa condizione e azzerano del tutto il bollo auto, a patto che tutto sia in regola. Ma non serve per forza aprire una ONLUS per ottenere l’esenzione dal bollo auto. Quella è solo una delle possibilità.

salvadanaio azzurro sopra al cofano di un'auto blu
Bollo auto, le esenzioni del 2025 – mobilitasostenibile.it

Come ottenere la destinazione d’uso e l’esenzione dal bollo auto

Se uno ha davvero un’associazione riconosciuta, con un veicolo intestato all’ente e usato per attività sociali o di assistenza, allora sì: può accedere all’agevolazione. Ma non è l’unica strada.

Quindi, se uno fa un mestiere per cui ha bisogno di un furgone attrezzato, un mezzo da lavoro o qualcosa di simile, e lo immatricola con la dicitura giusta, può chiedere l’esenzione anche senza essere una ONLUS. L’importante è che l’uso sia reale e documentabile. Non basta scrivere due righe o usare l’auto per portare in giro l’attrezzatura: serve che tutto sia registrato ufficialmente.

In sintesi? No, non devi fondare un’associazione per non pagare il bollo. Ma devi avere un motivo valido, professionale o sociale, per cui il tuo veicolo venga riconosciuto dalla legge come ‘diverso’ rispetto a un’auto privata.