ADDIO NAVIGATORE IN AUTO, dal 1 agosto 1400€ di multa se lo hai attivo mentre guidi | È un divieto assoluto

Usare navigatore in auto, foto di Pixabay da Pexels-MobilitàSostenibile.it
Le nuove sanzioni contro l’uso del cellulare al volante coinvolgono anche chi usa il navigatore mentre guida l’auto.
Da un po’ di tempo sono entrate in vigore delle normative molto stringenti previste dal rinnovato Codice della Strada.
Questi provvedimenti sono orientati a contrastare le distrazioni alla guida, ritenute responsabili di una fetta crescente degli incidenti stradali.
Tra le pratiche sanzionate rientra anche l’uso dei navigatori su smartphone come Google Maps, se attivati durante la marcia del veicolo.
Una semplice occhiata allo schermo può costare fino a 1400 euro di multa e la sospensione della patente per 120 giorni in caso di recidiva.
Navigatore in auto: quali sono le conseguenze previste per l’uso improprio alla guida
Le autorità sottolineano che l’obiettivo non è punire, ma garantire che ogni automobilista mantenga sempre le mani sul volante e lo sguardo sulla strada, limitando al massimo ogni interferenza digitale. Il divieto colpisce un’abitudine comune tra gli automobilisti italiani. Chi guida è solito, infatti, consultare la mappa sullo smartphone mentre si è in viaggio. La normativa aggiornata equipara questo gesto all’uso improprio del cellulare, punibile già alla prima infrazione con sanzioni da 250 a 1000 euro.
Per evitare multe indesiderate l’unica possibilità è programmare il percorso prima della partenza o affidarsi esclusivamente a comandi vocali o a dispositivi vivavoce. Non è esclusa anche una soluzione decisamente più semplice: avere il supporto di un passeggero che possa occuparsi della navigazione. Secondo il Ministero dei Trasporti, la misura è stata pensata per limitare qualsiasi tipo di interazione manuale con lo schermo del telefono. Anche il semplice tocco per cambiare rotta o controllare il traffico in tempo reale può essere interpretato come violazione, con conseguenze pesanti sia sul portafoglio che sulla sicurezza.

Come evitare distrazioni al volante: utilizzo vocale del navigatore
Alla base della riforma c’è la volontà di ridurre drasticamente le cause di distrazione al volante. L’Esecutivo ha puntato su una linea dura, spinto dai dati sugli incidenti causati da uso improprio del cellulare. La scelta di includere anche le app di navigazione tra i comportamenti sanzionabili ha sollevato perplessità, ma viene giustificata con la necessità di una maggiore responsabilizzazione alla guida.
Il Governo italiano non intende boicottare la funzione dei navigatori, ma responsabilizzare a proposito del modo in cui vengono utilizzati. Se non si rispettano le condizioni previste, come l’utilizzo vocale o l’impostazione del tragitto a veicolo fermo, si rientra a pieno titolo nelle infrazioni punite dal nuovo severo Codice della Strada.