ADDIO PATENTE E LIBRETTO, da domani vogliono l’RU per circolare: se ti trovano senza sequestrano la macchina

Posto di blocco: i documenti da fornire nel 2025 - mobilitasostenibile.it
Tra i documenti richiesti durante il posto di blocco, ad essere protagonista è una nuova sigla: cosa serve l’RU e come ottenerlo.
Fino a ieri bastavano due gesti prima di partire: controllare di avere la patente e infilare il libretto nel cruscotto. Routine, quella che ci accompagna da sempre. Ma attenzione, perché da domani questa sicurezza potrebbe non bastare più. C’è un nuovo protagonista che rischia di scombinare le carte ai prossimi controlli. E chi si presenta senza, potrebbe non limitarsi a pagare una semplice multa.
Già da qualche settimana qualcosa si muove. Il fatto è che ma non si tratta di una situazione nuova, bensì di una certificazione che fino a ieri veniva richiesta raramente. Chi frequenta i forum di automobilisti o ha scambiato due parole in officina lo sa bene: si parla di controlli più serrati, di richieste nuove ai posti di blocco, di documenti che fino a ieri nessuno aveva mai pensato di dover mostrare.
La sigla che rimbalza ovunque è RU. Dietro queste due lettere, un obbligo che per anni è rimasto nell’ombra. Ma che adesso rischia di diventare la causa di parecchie seccature. E il rischio, in caso contrario, non sarà solo economico.
Controlli più severi: cosa cambia davvero
Iniziamo dalla base, ossia dall’origine di questa sigla. RU sta per Revisione Unificata: nulla che non esistesse già, almeno sulla carta. Finora però bastava che l’esito della revisione fosse registrato a sistema, senza troppe preoccupazioni su cosa esibire in caso di fermo.
Ora invece la musica cambia. Le forze dell’ordine sono state autorizzate a richiedere la prova aggiornata della revisione, da mostrare sul posto. Non si parla di un nuovo documento da portare con sé, ma di avere la carta di circolazione aggiornata correttamente, con il tagliando RU applicato o con la revisione risultante a sistema.
Come ricorda il Portale dell’Automobilista, la revisione va fatta entro il quarto anno dall’immatricolazione e poi ogni due anni, mentre per autobus, taxi e mezzi pesanti la scadenza è annuale. Nulla di nuovo, almeno in teoria. La differenza sta ora nei controlli più serrati. Dunque, non basta sapere di essere in regola, bisogna poterlo dimostrare subito. In caso contrario, le conseguenze non sono da sottovalutare.

Cos’è l’RU e cosa accade se manca
Ed è qui che il discorso si fa serio. Perché senza RU, la procedura prevede il sequestro immediato del mezzo. E non stiamo parlando solo di auto, ma anche moto, scooter, ciclomotori e veicoli a metano rientrano nel giro di vite. Ovviamente, insieme a questo non devono mancare nemmeno patente e libretto che, ricordiamo, rimangono obbligatori.
Detto ciò, da domani conviene controllare non solo patente e libretto, ma anche di avere a bordo questo certificato. Perché i controlli scatteranno in modo capillare. E chi non si farà trovare pronto rischia di rimanere appiedato. Sul serio.