ALLARME AUTO DIFETTOSE, il meccanico l’ha rivelato: queste 5 auto non vanno comprate mai | Se ne avete una in garage vendetela

Meccanico che controlla dentro al cofano di un'auto

Auto difettose: i modelli coinvolti - mobilitasostenibile.it

Le statistiche di Carvago ci svelano quello che i meccanici affermano da tempo: certe auto possiedono difetti che emergono col tempo.

Non è questione di fortuna, né di scegliere l’annuncio giusto. Alcune auto nascono proprio male. Difetti congeniti, motori problematici, trasmissioni che saltano dopo pochi chilometri, materiali scadenti. E il peggio è che questi problemi non riguardano solo qualche esemplare sfortunato, ma intere serie prodotte con criticità note da anni.

Il mercato dell’usato (nonché il protagonista dell’analisi) non fa che renderli ancora più evidenti. Perché quando un’auto inizia ad avere noie tecniche già dopo pochi anni, è naturale che finisca presto in vendita. E allora il rischio per chi compra è altissimo. Ora questa realtà è emersa sotto forma di dati statistici.

Perché alcune auto andrebbero evitate (specialmente se usate)

Come già accennato, si parla di veicoli che mostrano il peggio di se specialmente quando rivenduti, spesso a prezzi stracciati. Perché se una bella auto viene svenduta, spesso c’è un motivo. A confermarlo è un’analisi approfondita di Carvago, uno dei principali marketplace europei di auto, che ha messo nero su bianco una blacklist delle vetture più pericolose da acquistare.

Ma non serve affidarsi solo alle loro statistiche: molti meccanici – e lo conferma anche chi lavora nei centri assistenza ufficiali – conoscono bene i modelli che sarebbe meglio evitare. Il punto è che queste auto continuano a essere vendute. Spesso a prezzi allettanti, proprio per invogliare l’acquisto. Ma poi? Si finisce in officina, con costi di riparazione che fanno rimpiangere di non aver speso qualche migliaio di euro in più per un’auto sana.

Meccanico che controlla un'auto
Le auto da evitare secondo Carvago – mobilitasostenibile.it

Quali sono le auto da evitare a tutti i costi? Ecco la lista nera più aggiornata

Iniziamo la nostra blacklist con una vecchia conoscenza per chi frequenta le officine: la Ford Focus 1.0 EcoBoost di terza generazione, prodotta fino al 2018. Motore piccolo e parsimonioso sulla carta, ma nella realtà la cinghia di distribuzione tende a sgretolarsi e finire nell’olio, con danni pesanti. In più, la regolazione delle valvole è tutto fuorché semplice. Se proprio vi attira una Focus, meglio puntare su una quarta generazione.

Proseguiamo con la Mazda CX-5 Skyactiv-D, fino al 2018. Qui il diesel dà più grattacapi che soddisfazioni: usura rapida delle camme, filtro antiparticolato da rigenerare spesso, carbonizzazione. I modelli dal 2018 con AdBlue o quelli a benzina sono stati migliorati.

Arriviamo alla Peugeot 308 1.6 THP, prodotta fino al 2015. Il motore soffre di rapidi intasamenti da depositi di carbonio. Il consiglio dei meccanici è unanime: meglio puntare sui modelli post-2015 o sul solido 1.5 BlueHDi.

Poi c’è la Renault Mégane 1.2 TCe, fino al 2018. Sotto la carrozzeria si nasconde un difetto comune: la diluizione dell’olio con la benzina, che rovina i cilindri. Meglio guardare alle versioni più recenti con motore 1.3 TCe.

Chiudiamo con la Volkswagen Golf 1.4 TSI EA111, fino al 2012. La catena di distribuzione è il suo tallone d’Achille: quando salta, i danni al motore sono assicurati. Molto più sicure le Golf di settima generazione.