“Alt, mi apra il cofano”: UFFICIALE POSTO DI BLOCCO, vogliono vedere se hai il dispositivo | Se non lo hai ancora messo sei rovinato

Cofano-auto-Foto-di-MART--PRODUCTION-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it

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Sulle strade si fanno controlli più severi: viene verificata la presenza di un dispositivo nascosto ma fondamentale, sul quale non tutti sono informati.

Negli ultimi giorni si moltiplicano le testimonianze di automobilisti fermati dalle Forze dell’Ordine con richieste insolite rispetto al passato.

Oltre ai consueti documenti che devono essere verificati, patente, libretto e assicurazione, viene chiesto sempre più spesso di aprire il cofano dell’auto.

Il motivo? Verificare la presenza del filtro antiparticolato, noto come FAP. Si tratta di un componente tecnico obbligatorio per i veicoli diesel più recenti, la cui assenza può costare caro.

Le sanzioni previste possono arrivare fino a 1.682 euro. A questa somma va aggiunto il possibile ritiro del libretto di circolazione. Alcuni cittadini parlano di controlli eccessivamente invasivi, spesso accompagnati da scarse spiegazioni, in un clima di crescente tensione tra automobilisti e autorità.

Che cos’è il filtro antiparticolato e a cosa serve sulle automobili

Il FAP, acronimo del termine filtro antiparticolato, è un dispositivo montato sui veicoli diesel con l’obiettivo di trattenere le polveri sottili generate dalla combustione. Si tratta di uno strumento cruciale nella lotta contro l’inquinamento urbano, obbligatorio su tutte le auto diesel Euro 5 e Euro 6. La rimozione del FAP o il suo malfunzionamento non solo rappresentano una violazione delle norme ambientali, ma costituiscono anche un rischio per la salute pubblica.

Chi acquista un’automobile usata o si rivolge a officine non certificate può trovarsi di fronte a modifiche del motore che non tengono conto di questa importante componente. In questo caso si può inconsapevolmente incorrere in sanzioni severe. La normativa non fa sconti a nessuno: l’assenza del FAP equivale a circolare con un’auto non a norma.

Controllo-cofano-Foto-di-Artem-Podrez-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it
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Perché l’obbligo del filtro antiparticolato è così importante per le emissioni ambientali

L’obbligo del filtro antiparticolato rientra nel piano europeo di riduzione delle emissioni inquinanti. L’obiettivo della normativa è il sostegno alla transizione ecologica che è già cominciata: entro il 2035 si dovrà dire addio ai veicoli con motore a combustione. In questo contesto, il FAP rappresenta una misura intermedia di contenimento dell’impatto ambientale, da aggiungere ai numerosi incentivi previsti per l’acquisto di auto a bassa emissione.

Bisogna, però, ricordare che, se i controlli non vengono accompagnati da informazioni chiare, il rischio è quello di generare diffidenza. Alcuni automobilisti contestano il metodo: aprire il cofano senza una reale motivazione tecnica o senza una comunicazione preventiva viene vissuto come un abuso. Ma sul piano giuridico la situazione è diversa: viaggiare senza FAP, oggi, non è più tollerato.