“Alt, mi mostri il suo GC”: dal 1 agosto patente e libretto non bastano più | Al posto di blocco vogliono questa dotazione obbligatoria

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Per superare un controllo su strada non bastano patente e libretto: in certe situazioni serve avere a bordo anche un dispositivo obbligatorio previsto dal Codice della Strada.
Quando si viene fermati a un posto di blocco, oltre ai documenti può essere richiesto di mostrare il GC, cioè il giubbotto catarifrangente.
L’obbligo esiste già da anni, ma i controlli sono diventati più rigidi. Questo indumento ad alta visibilità, previsto dall’articolo 162 del Codice della Strada, deve essere sempre presente in auto.
Il giubbotto in questione deve essere indossato quando si scende nella carreggiata per un’emergenza: è necessario per sistemare il triangolo o intervenire su un guasto.
Serve per farsi vedere meglio dagli altri automobilisti e ridurre il rischio di incidenti. Se manca o non viene usato quando è utile, la multa va da 42 a 173 euro.
A cosa serve il giubbotto catarifrangente e perché è fondamentale
Il giubbotto catarifrangente da tenere sempre all’interno della propria auto deve essere omologato secondo le normative che ne regolano caratteristiche e uso. Devono essere sempre presenti le bande riflettenti conformi alla normativa europea EN471 o equivalente. Il GC può essere di colore giallo, arancione o rosso.
Come già detto, però, non basta lasciarlo nel bagagliaio e dimenticarsene. Per rispettarne davvero le regole di utilizzo è necessario che si trovi in un punto dell’abitacolo a portata di mano. In questo modo si può indossare in modo facile e, soprattutto, veloce prima di scendere dal veicolo per constatare il danno o occuparsi dell’emergenza in corso.

Dispositivi di sicurezza da usare in caso di emergenza: devono essere presenti in auto
L’obbligo di avere in dotazione il giubbotto catarifrangente e gli altri dispositivi di sicurezza riguarda auto private, veicoli commerciali, moto, furgoni e camper. In caso di controllo la polizia verifica che sia presente e in buono stato. La regola vale soprattutto su strade extraurbane e corsie di emergenza in autostrada. In questi punti, infatti, la velocità è estremamente elevata e la visibilità può salvare la vita.
Il giubbotto catarifrangente non è una formalità burocratica: si tratta di un accessorio pensato per proteggere chi scende dal veicolo in situazioni di pericolo. Insieme al triangolo di emergenza, da collocare almeno 50 metri dietro l’auto, aiuta a farsi notare subito dagli altri conducenti. Le campagne di sicurezza stradale ricordano che essere pronti e visibili riduce enormemente i rischi. Avere il GC in auto e sapere quando metterlo può fare la differenza tra un imprevisto risolto senza problemi e un grave incidente.