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Aria inquinata in Europa: Le città più colpite in Italia e le sfide delle nuove regole

Con l’Unione Europea che si appresta a votare su nuove regole sulla qualità dell’aria, i dati satellitari evidenziano che il 98% delle persone si trova ad affrontare livelli di inquinamento superiori ai limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La situazione è stata analizzata dalla Deutsche Welle (DW) in collaborazione con il Network Europeo di Giornalismo dei Dati.

Livelli Allarmanti di Inquinamento: I dati satellitari provenienti dal Copernicus Atmospheric Monitoring Service (CAMS) rivelano che, nel 2022, quasi tutti gli europei, ovvero il 98%, vivevano in zone dove la concentrazione di particolato fine, PM 2.5, superava i limiti stabiliti dall’OMS. Questo significa che la maggior parte della popolazione respira un’aria dannosa, dimostratasi letale, considerando che l’inquinamento atmosferico aumenta il rischio di malattie respiratorie e cardiache, abbreviando l’aspettativa di vita.

Analisi della Qualità dell’Aria: L’analisi condotta in collaborazione con il Network Europeo di Giornalismo dei Dati offre una visione dettagliata della situazione dell’inquinamento atmosferico in Europa. Le concentrazioni annuali medie di PM 2.5 nelle regioni più inquinate raggiungono circa 25 microgrammi per metro cubo, evidenziando la gravità della situazione, soprattutto in alcune aree centrali dell’Europa e nella Pianura Padana in Italia, nonché nelle grandi metropoli come Atene, Barcellona e Parigi.

Confronto Globale: Nonostante i livelli di inquinamento in Europa siano generalmente inferiori rispetto ad altre regioni del mondo, come ad esempio nelle città del nord dell’India, l’analisi evidenzia comunque impatti significativi sulla salute anche a livelli relativamente bassi di inquinamento. La concentrazione di PM 2.5 in Europa può arrivare fino a 25 microgrammi per metro cubo, in confronto ai valori di 100 microgrammi registrati in città come New Delhi.

Nuove Regole Europee sulla Qualità dell’Aria: L’Unione Europea sta attualmente valutando nuove regole sulla qualità dell’aria che permetterebbero una concentrazione media annuale di 10 microgrammi di particolato fine per metro cubo d’aria. Sebbene questo rappresenterebbe un miglioramento rispetto agli attuali standard, che consentono concentrazioni annue di PM 2.5 fino a 20 microgrammi per metro cubo, si tratta comunque di un valore superiore alle raccomandazioni dell’OMS, fissate a 5 microgrammi.

Sfide e Prospettive Divergenti: L’analisi fornisce uno sguardo dettagliato su due realtà divergenti: il Nord Italia e il Sud della Polonia. Mentre in Italia settentrionale i livelli di inquinamento sembrano rimanere elevati nonostante le misure di mitigazione, la Polonia meridionale registra un calo costante, attribuibile a strategie locali di successo.

Le sfide dell’Italia Settentrionale: La Pianura Padana in Italia settentrionale, circondata da montagne, soffre di livelli elevati di inquinamento dovuti al traffico, all’industria, alle emissioni agricole e al riscaldamento domestico. Nonostante il problema geografico, le misure adottate per limitare le emissioni da auto, riscaldamento domestico, allevamenti intensivi e industrie sembrano non essere sufficientemente efficaci.

Le agenzie ambientali riferiscono che ogni anno molte migliaia di persone muoiono prematuramente a causa di malattie legate all’inquinamento.

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet ha utilizzato i dati sull’inquinamento del 2015 per stimare che circa il 10% dei decessi in città come Milano potrebbe essere evitato se le concentrazioni medie di PM 2,5 diminuissero di circa 10 microgrammi per metro cubo.

Se le principali città europee riuscissero a raggiungere l’obiettivo di cinque microgrammi per metro cubo, i ricercatori hanno concluso che ci sarebbero 100.000 decessi in meno legati all’inquinamento ogni anno.

Ma non è questa la direzione in cui si sta muovendo la Pianura Padana.

Le regioni più inquinate d’Europa: Italia settentrionale ed Europa centrale

Ogni striscia rappresenta una settimana nel 2023, colorata in base alla concentrazione media di polveri sottili nella regione intorno alle città selezionate.

La concentrazione media di PM 2,5 nella settimana è stata…

Qui il grafico completo e interattivo

Successi in Polonia: Al contrario, in parti della Polonia, la situazione migliora costantemente grazie a strategie locali mirate. La sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento con sistemi più moderni ha contribuito a una significativa riduzione dei livelli di inquinamento, dimostrando che misure concrete possono portare a miglioramenti tangibili.

Impatto delle Opinioni Pubbliche sulle Politiche Ambientali: Il cambiamento di percezione da parte del pubblico è un elemento chiave nel plasmare politiche efficaci sulla qualità dell’aria. In Polonia, ad esempio, l’opinione pubblica è cambiata notevolmente negli ultimi dieci anni, passando da un atteggiamento di sottovalutazione dell’inquinamento a una consapevolezza crescente dell’importanza della qualità dell’aria per la salute. In Italia, invece, la sfida rimane nel colmare il divario tra la scienza e la percezione quotidiana dell’inquinamento.

Conclusioni: La situazione dell’inquinamento atmosferico in Europa richiede una riflessione approfondita e azioni concrete. L’analisi dei dati satellitari offre una panoramica dettagliata dei livelli di inquinamento e delle sfide affrontate da diverse regioni. Mentre l’Unione Europea si prepara a votare sulle nuove regole, il confronto con le raccomandazioni dell’OMS solleva importanti questioni sull’equilibrio tra salute pubblica ed interessi economici. La salute dei cittadini europei dipende dalla capacità di adottare politiche audaci e misure efficaci per affrontare la crisi dell’inquinamento atmosferico.

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