Assicurazioni 2026: Aumento ufficiale già comunicato | Ecco quanto ti costerà in più
Il 2026 porterà rincari salati per gli automobilisti italiani. Tra aumenti assicurativi per le garanzie accessorie e accise sul diesel, preparati a pagare di più. Scopri quanto.
Assicurazioni auto: l’impatto delle nuove regole e i costi in aumento
Assicurazioni auto: l’impatto delle nuove regole spinge i costi al rialzo.
Sul fronte delle assicurazioni auto è previsto un aumento significativo dei costi legato alle garanzie accessorie, in particolare alla copertura per gli infortuni del conducente. Questa polizza, che finora beneficiava di una tassazione agevolata, verrà equiparata alla più comune e obbligatoria Responsabilità Civile Auto (RC Auto). Il risultato immediato sarà un incremento dell’aliquota fiscale applicata, che modificherà la struttura dei premi assicurativi per milioni di automobilisti.
Le compagnie assicurative, per compensare questo onere fiscale, tenderanno a trasferire tali costi sui clienti. Ciò si tradurrà in premi assicurativi più alti, anche per gli automobilisti con una condotta di guida irreprensibile e una classe di merito favorevole. Molti si ritroveranno a pagare di più, senza necessariamente ottenere un ampliamento o un miglioramento delle coperture esistenti. La misura, infatti, mira a uniformare la tassazione di specifiche garanzie, rendendole più onerose per il consumatore finale. Un cambiamento che potrebbe incentivare una revisione attenta delle polizze.
Accise sul diesel in aumento: quali sono le prospettive future?
Accise sul diesel in aumento: le prospettive future da esplorare.
Parallelamente agli aumenti assicurativi, il 2026 vedrà un intervento sulle accise dei carburanti che penalizzerà in maniera specifica il gasolio. Le nuove disposizioni prevedono un aumento della tassazione sul diesel, con l’obiettivo di allinearlo progressivamente a quello della benzina. L’effetto concreto sarà un rincaro significativo al litro, che si farà sentire in modo particolare sul bilancio annuale di chi percorre lunghe distanze o utilizza l’auto quotidianamente per esigenze lavorative, come i pendolari o i professionisti.
Anche se le normative potrebbero includere una potenziale riduzione dell’accisa sulla benzina, nella pratica i benefici per il consumatore al distributore potrebbero rivelarsi limitati o addirittura inesistenti, diluendosi nell’economia generale dei prezzi. Il diesel, quindi, è destinato a rimanere il carburante più colpito da questi cambiamenti, accentuando il divario di costo per chi guida veicoli alimentati a gasolio. Questi aumenti arrivano in un momento in cui l’auto è già una delle voci più onerose per le famiglie, tra manutenzione, bollo, assicurazione e carburante.
Il rischio è che la somma di questi piccoli ma costanti rincari, unita agli altri aumenti, finisca per trasformarsi in un costo strutturale e crescente, sempre più difficile da sostenere, specie per le famiglie senza alternative valide all’uso del mezzo privato. Nel complesso, il 2026 segnerà un ulteriore passo verso un utilizzo dell’auto più caro e selettivo. Le nuove regole non colpiscono solo gli sprechi, ma anche chi usa l’auto per necessità quotidiane. Questa tendenza potrebbe influenzare le scelte future degli automobilisti, spingendo molti a ripensare abitudini, percorrenze o persino il tipo di veicolo posseduto.