Assicurazioni, il 2026 non si aprirà per niente bene: aumenti del 20% anche senza incidenti | In Svizzera è già panico

persona che tiene banconote da 50€ in primo piano e auto sullo sfondo

Rc auto sempre più costose - mobilitasostenibile.it

Nel 2026 molti automobilisti svizzeri si troveranno a pagare un’assicurazione auto fino al 20% più cara, anche senza aver causato incidenti, e le nuove polizze stanno già scatenando paura e rabbia.

Le prime buste con le polizze aggiornate per il 2026 stanno arrivando nelle cassette della posta e per tanti automobilisti la sorpresa è tutto fuorché piacevole. In diversi casi il premio dell’assicurazione auto aumenta di circa il 20%, pur in assenza di sinistri recenti o cambiamenti evidenti nel profilo del cliente. Il risultato è una sensazione diffusa di impotenza, con gli utenti che si chiedono come sia possibile vedersi recapitare un rincaro a doppia cifra senza aver fatto nulla di “sbagliato”.

A fare notizia è la storia di un assicurato che ha mostrato il dettaglio della sua nuova polizza: fino a oggi pagava 851.40 franchi per responsabilità civile e casco della sua Cadillac XT4, ma dal 2026 la cifra salirà a 1’020.50 franchi, con un aumento di circa il 20%. Eppure, dal 2016 non ha più notificato sinistri e l’ultimo danno aveva comportato per la compagnia un esborso inferiore ai 2’000 franchi. Dopo oltre trent’anni con la stessa assicurazione, il cliente parla di “stangata” e teme che le compagnie si stiano arricchendo sulle spalle di chi guida senza incidenti.

Perché i premi salgono anche se non hai mai fatto incidenti

Secondo quanto riportato da Ticinonline, le compagnie spiegano questi rincari evocando un quadro di costi in forte crescita: riparazioni più care, pezzi di ricambio sempre più costosi e più danni dovuti al maltempo. Nel gergo del settore si parla di “inflazione dei sinistri”, un fenomeno che spinge verso l’alto la spesa complessiva per ogni incidente e rende “necessari”, secondo gli assicuratori, adeguamenti significativi dei premi per il 2026. Non si tratterebbe quindi di casi isolati, ma di un trend che coinvolge larga parte del parco auto assicurato in Svizzera.

Dalla parte delle compagnie viene ricordato anche il cosiddetto principio di solidarietà: i danni vengono coperti dalla collettività degli assicurati, non solo da chi ha avuto un sinistro nell’ultimo anno. L’esperto Harry Büsser, del servizio di confronto Comparis, sottolinea che la storia personale dei sinistri è solo un pezzo del puzzle. Contano il tipo di veicolo, il valore e l’età dell’auto, ma soprattutto la frequenza degli incidenti legati a quello stesso modello: chi guida un’auto “statisticamente a rischio” può vedersi aumentare il premio anche senza aver mai toccato un paraurti. Le auto moderne, vere e proprie “computer su ruote”, fanno il resto: basta uno specchietto con sensori o una telecamera integrata per far esplodere il costo di una semplice riparazione.

Libretto di circolazione
Libretto di circolazione – mobilitasostenibile.it

Come difendersi da rincari a doppia cifra nel 2026

Di fronte a una busta che annuncia un aumento dell’assicurazione auto fino al 20%, la reazione istintiva è il panico. Gli esperti invitano però prima di tutto a leggere con attenzione la comunicazione ricevuta: spesso le condizioni generali indicano se l’aumento del premio dà diritto a una disdetta straordinaria, da esercitare entro un certo termine. In molti casi è possibile cambiare compagnia, rinegoziare le coperture oppure rivedere franchigie e garanzie opzionali, come la casco totale o le protezioni accessorie, per contenere l’esborso annuale.

Allo stesso tempo, servizi di comparazione come Comparis mostrano quanto possano essere diverse le offerte per uno stesso profilo di guidatore e veicolo, aiutando a capire se l’aumento dei premi assicurazioni auto 2026 è in linea con il mercato o fuori scala. Per molti utenti, però, resta la sensazione di subire un salasso annunciato: pagano di più anche senza incidenti, mentre il conto di tecnologie sempre più complesse e di eventi meteorologici estremi finisce nelle loro tasche. Il nuovo anno, per chi usa l’auto ogni giorno, rischia così di aprirsi con una sola certezza: mettersi al volante nel 2026 costerà sensibilmente più di ieri.