Ormai da anni lo Stato del Vaticano ha dato dimostrazione di essere attento all’ambiente. Sul soffitto dell’Aula delle udienze, ad esempio, su richiesta di Ratzinger, sono stati installati 2.400 moduli fotovoltaici.
Questa scelta, insieme alla notevole iniziativa di usufruire di un mezzo totalmente elettrico, rappresenta, un esempio per tutti, una base per costruire un modello moderno di società e di economia civile e solidaristica, oltre che di una buona gestione dell’energia e delle risorse.
Due le auto consegnate al Santo Padre da Carlos Ghosn, Presidente–Direttore Generale del Gruppo Renault. Il veicolo principale, che sarà utilizzato per le esigenze di mobilità del Pontefice in specifici contesti, come la residenza di Castel Gandolfo, è di colore bianco con lo stemma pontificio di Benedetto XVI sulle porte, e rappresenta una versione ecologica e sostenibile della “papamobile”. Il modello, realizzato sulla base del Kangoo Maxi Z.E., ha una lunghezza di 4,6 m e una larghezza di 1,8 m. È dotato di un motore elettrico da 44 kW (60 cv) e di una batteria agli ioni di litio che assicura un’autonomia media di 170 km (in ciclo misto d’omologazione NEDC).
Il secondo esemplare, gemello del primo, è di colore blu con banda bianca e gialla lungo la fiancata ed è destinato alla Gendarmeria Vaticana per i servizi di sicurezza al Pontefice.
I due veicoli sono stati trasformati, rispetto al modello base Kangoo Maxi Z.E., in collaborazione con il carrozziere francese Gruau. Queste versioni adattate dispongono di 4 posti, di cui 2 sedili posteriori individuali e particolarmente confortevoli. I due veicoli integrano, inoltre, specifiche soluzioni ideate per renderli idonei agli usi cui saranno destinati dal Vaticano: tetto apribile e vetri laterali posteriori amovibili per un’ampia superficie aperta, porte laterali posteriori a battente e pedane elettriche a scomparsa per un accesso a bordo agevole.
Anche la chiesa, perché no, è giusto partecipi a “guidare il cambiamento”!
s.l.
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