Sir James Dyson, settantunenne grande eccentrico inglese, che ha passato quindici anni a studiare un aspirapolvere senza sacchetto, intende diventare il primo grande produttore di auto a batteria. La produzione partirà da Singapore dove sta per aprire un impianto da 2,5 miliardi di sterline. La prima auto elettrica a marchio Dyson, annunciata già lo scorso anno, dovrebbe vedere la luce, secondo le previsioni, nel 2021, mirando ad insidiare il primato di Tesla nel settore.
Al Financial Times ha dichiarato che “non parliamo di quello che facciamo”. Ma pare che le auto a zero emissioni che Dyson intende fabbricare sarebbero tre, tra cui un SUV. La prima delle quali, inizialmente ipotizzata per il 2020, potrebbe essere lanciata fra tre anni, nel 2021. La serie inaugurale dovrebbe essere a “tiratura limitata” mentre i due modelli che arriveranno in seguito sono destinati alla produzione di massa.
Jim Rowan CEO di Dyson ha annunciato l’assunzione di Roland Krueger – manager proveniente da Bmw e Infiniti – per dirigere le attività nel settore dell’auto elettrica.
La nuova assunzione fa seguito a quella di Ian Minards (ex direttore dell’ ingegneria di Aston Martin) a cui è stato affidato dello sviluppo della produzione globale, di Andy Gawthorpe (già responsabile marketing e pianificazione di Jaguar Land Rover) che è il direttore commerciale del settore automobilistico e, infine, John Stamford (capo dell’elettronica della divisione motori F1 di Mercedes AMG) nominato responsabile dell’ingegneria di Dyson Automotive
Rowan ha confermato il trasferimento della sede legale e operativa dalla Gran Bretagna a Singapore. Il colosso degli elettrodomestici premium ha infatti deciso questo spostamento non tanto per fronteggiare la Brexit quanto ”per essere più vicino ai mercati in maggiore e rapida crescita”.
S.L.
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