Auto storiche e bio-carburanti

L’Automotoclub Storico Italiano, ente di riferimento nazionale per il settore dei veicoli storici, sta portando avanti un percorso di sensibilizzazione verso la sostenibilità del settore. Dopo aver già dimostrato, numeri ufficiali alla mano, che i veicoli di interesse storico e collezionistico certificati in Italia hanno un’influenza residuale sulle emissioni, ASI ha avviato approfonditi studi sui carburanti alternativi.

“Il futuro è già qui – sottolinea il Presidente Alberto Scuro – e noi vogliamo farne parte perché i veicoli storici non sono un problema ma una ricchezza per il Paese e devono poter continuare a circolare. Stiamo esplorando la tecnologia dei bio-carburante – aggiunge Scuro – e l’attuale sviluppo di tali carburanti è in grado di aderire alle specifiche tecniche dei motori più datati. Lo scorso anno abbiamo avviato una collaborazione con il produttore Coryton, che mette a disposizione il suo bio-carburante Sustain Classic caratterizzato da un numero di ottano superiore a 98 e un contenuto di bioetanolo inferiore all’1%.”

I bio-carburanti si ottengono attraverso il processo di fissazione biologica del carbonio. Sono idrocarburi prodotti partendo da materia organica attraverso reazioni chimiche controllate in stabilimento. La CO2 prodotta dalla loro combustione va a sommarsi in atmosfera in maniera ridotta dell’80% rispetto ad un carburante fossile in ragione del fatto che il carbonio utilizzato nella loro produzione era già presente nelle biomasse di partenza quale derivato dall’assorbimento di anidride carbonica dall’atmosfera.

I test più recenti, che avevano l’obiettivo di verificare in modo scientifico l’effettiva compatibilità della nuova benzina ecologica con le auto storiche, hanno coinvolto l’iconica Lancia Stratos conservata nella Collezione ASI Bertone. Il biocarburante ha superato anche il test di emissioni allo scarico in laboratorio effettuato presso la sede di San Donato Milanese di Innovhub – Stazioni Sperimentali per l’Industria, centro di ricerca e innovazione, accreditato ACCREDIA come Laboratorio di prova operante in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018. Nel ciclo urbano è stata rilevata una riduzione delle emissioni di monossido di carbonio del 26%, salita al 31% in quello extraurbano. Ridotte anche le emissioni allo scarico degli idrocarburi incombusti, compresa la componente metanica, e del particolato carbonioso. I dati emersi durante i cicli di prova effettuati in ripetibilità sul banco a rulli, dimostrano una riduzione tangibile nelle emissioni delle più importanti sostanze nocive.

Successivamente, la Stratos rifornita di biocarburante ha girato in pista per sei ore. In totale, 639 chilometri percorsi alla media di 106,5 km/h e con un consumo di 90 litri della speciale benzina. Lungo l’arco dell’intera prova, il comportamento della Stratos è stato irreprensibile, senza malfunzionamenti o variazioni allarmanti nelle temperature di esercizio. I test prestazionali non hanno messo in luce sostanziali variazioni passando da un carburante all’altro. C’è stato un leggero miglioramento della velocità massima, che è probabilmente dovuto al numero di ottano più elevato e a una migliore combustione del biocarburante.

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