Boeing "Fuel Cell Demonstrator Airplane", il primo aereo con pilota a celle a combustibile

Boeing ha annunciato oggi di aver fatto volare, per la prima volta nella storia dell’aviazione, un velivolo pilotato propulso da celle a combustibile (idrogeno).

Questo storico risultato è frutto del lavoro del team ingegneristico del centro Boeing Research & Technology Europe (BR&TE) di Madrid, con la collaborazione di partner industriali in Europa e Stati Uniti.

“Boeing lavora attivamente allo sviluppo di nuove tecnologie ecocompatibili per applicazioni aeronautiche”, dichiara Francisco Escartí, direttore generale del BR&TE. “Siamo fieri di nostro progetto innovativo su cui abbiamo lavorato per cinque anni e che rappresenta un esempio tangibile dei progressi tecnologici in tema di prestazioni ambientali”.

Questo dimostratore denominato FCDA (Fuel Cell Demonstrator Airplane) è basato su un motoaliante biposto Dimona con un’apertura alare di 16,3 metri, prodotto dall’austriaca Diamond Aircraft Industries. Il BR&TE ha modificato la struttura originaria in modo da far girare l’elica con un motore elettrico alimentato da un sistema ibrido di celle a combustibile del tipo a membrana a scambio protonico (PEM – Proton Exchange Membrane) e di batterie agli ioni di litio.

I tre test in volo sono stati condotti negli ultimi due mesi presso l’aerodromo di Ocaña, a sud di Madrid, gestito dalla società spagnola SENASA.

Durante i voli, il pilota ha portato il dimostratore fino a 1.000 metri di quota usando l’energia combinata delle batterie e delle celle a idrogeno. Dopodichè con l’uso delle sole celle a idrogeno, ha mantenuto a questa altitudine una rotta lineare per 20 minuti alla velocità di crociera di 100 chilometri all’ora.

La cella (o pila) a combustibile è un dispositivo elettrochimico che trasforma direttamente l’idrogeno in elettricità e calore, senza alcun processo di combustione (gli “scarti” della reazione sono esclusivamente vapore acqueo e calore).

Secondo i ricercatori Boeing, la tecnologia delle celle PEM potrebbe trovare impieghi potenziali nella propulsione di piccoli velivoli con e senza pilota. Nel lungo periodo Boeing intravede un futuro anche per le celle a combustibile ad ossido solido, che potrebbero essere usate negli impianti di generazione secondari, come ad esempio le unità ausiliarie di potenza (APU) dei grandi aerei civili. Sebbene non preveda che questa tecnologia possa costituire la fonte primaria di energia per futuri aerei da trasporto passeggeri, Boeing continuerà a studiare il potenziale delle celle a combustibile e di altre fonti energetiche alternative per migliorare la sostenibilità ambientale dei propri prodotti.
da: boeing.com

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