Bollo auto, dal 1 Dicembre va in base alle targhe: se iniziano con queste lettere non paghi nulla | Addio spese
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Si può essere esentati dal pagamento del bollo auto? Molti automobilisti italiani se lo chiedono, ma non tutti sanno che la risposta dipende anche dal tipo di targa.
Il bollo auto è conosciuto in tutto il mondo e soprattutto in Italia come la tassa che ogni proprietario di veicolo è tenuto a pagare ogni anno.
Si cerca spesso un modo per evitare di corrispondere questa imposta che pesa notevolmente sul bilancio delle famiglie italiane se sommata ad altre spese.
Tra le opzioni che permettono di essere esonerati dal pagamento del bollo auto c’è anche una possibilità che riguarda la targa o meglio un determinato tipo di targa.
Ecco cosa prevede la norma nel dettaglio e quando si può effettivamente evitare il pagamento di bollo auto e superbollo.
Bollo e superbollo: le nuove regole per le targhe straniere
Il Codice della Strada è stato aggiornato per regolamentare la circolazione dei veicoli con targa straniera. Chi risiede in Italia da più di sessanta giorni e guida un’auto immatricolata all’estero deve reimmatricolarla nel nostro Paese entro tre mesi. L’obiettivo è contrastare l’uso delle cosiddette “auto fantasma”, difficili da sanzionare perché registrate fuori dai confini italiani.
Nel caso in cui il conducente non sia il proprietario del mezzo, ma lo utilizza in comodato d’uso con autorizzazione scritta, può circolare liberamente purché registri il veicolo nel Registro dei veicoli immatricolati all’estero. In questi casi il bollo non è dovuto quindi non si paga né l’imposta automobilistica né quella provinciale di trascrizione. Si è esenti anche dal superbollo se la potenza del motore supera i 185 kW.

I vantaggi fiscali e le limitazioni per chi usa targhe straniere
L’iscrizione al Registro dei veicoli immatricolati all’estero, gestito dal PRA, consente di utilizzare un’auto straniera in Italia senza limiti di tempo e senza dover pagare il bollo. Bisogna però precisare che non si tratta di un’esenzione automatica, ma occorre rispettare precise condizioni. Il proprietario deve essere residente all’estero e il conducente italiano deve avere un contratto che ne attesti l’uso legittimo.
Inoltre, se l’auto è intestata a una persona o a un’azienda con sede in un altro Stato, l’assicurazione resta quella del Paese di immatricolazione, in cui spesso i premi sono più bassi. Lo Stato italiano, di conseguenza, non incassa le imposte provinciali e l’IVA relative al veicolo. Per questo motivo le autorità monitorano attentamente questi casi: chi risiede stabilmente in Italia e usa una targa straniera per eludere le tasse rischia multe e il sequestro del mezzo.
