BYD: leader mondiale dei veicoli elettrici punta sull’Europa

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BYD, acronimo di “Build Your Dreams“, è un’azienda cinese fondata nel 1995, inizialmente specializzata in batterie ricaricabili, che è diventata un leader globale nella produzione di veicoli elettrici. L’azienda ha già in atto l’offensiva per conquistare quote nel mercato italiano a partire dal 2025 attraverso il lancio di numerosi modelli, di cui diversi ibridi.

L’espansione dell’azienda è caratterizzata da mosse strategiche in Europa, con nuovi stabilimenti in Ungheria e Turchia, destinati a produrre circa 500.000 auto elettriche all’anno. Queste strutture rappresentano una risposta alle tariffe dell’Unione Europea sui veicoli prodotti all’estero, che attualmente vedono BYD pagare il 17% in aggiunta al 10% già in vigore.

Nel 2023, BYD ha ottenuto ordini per 120.000 veicoli in Europa, di cui 3.500 in Italia, evidenziando la sua crescente presenza sul mercato. La gamma di prodotti BYD si estende oltre le auto, includendo autobus e camion, compresi veicoli specializzati per la raccolta dei rifiuti e l’estrazione mineraria. Un traguardo significativo è stato raggiunto nel novembre 2024, quando BYD ha prodotto il suo diecimilionesimo veicolo a batteria.

Il successo dell’azienda è guidato da investimenti significativi in ricerca e sviluppo, con oltre 110.000 dipendenti dedicati a questo settore. Questo impegno per l’innovazione ha portato allo sviluppo del motore elettrico di serie più veloce al mondo e dei veicoli Super Ibridi DM-i. Stella Li, vicepresidente esecutivo di BYD, è stata nominata “World Car Person of the Year 2025” in riconoscimento dei suoi contributi e della sua visione, segnando la prima volta che una donna e un rappresentante di un’azienda cinese hanno ricevuto il premio.

L’approccio di BYD è olistico, integrando la produzione, lo stoccaggio e l’utilizzo di energia rinnovabile nei trasporti. Attualmente, BYD è alla ricerca di fornitori italiani per i suoi stabilimenti europei, tenendo incontri a Torino, dove molte aziende di componenti automobilistici stanno affrontando difficoltà a causa di una diminuzione della produzione presso Stellantis.

La crisi di Stellantis ha portato a chiusure e perdite di posti di lavoro tra i fornitori italiani, con molti dipendenti in cassa integrazione o a rischio di licenziamento, in particolare nell’area di Torino. BYD è aperta alla produzione in Italia, a condizione di poter ottenere incentivi e sostegni finanziari. I rapporti tra BYD e le aziende italiane sono facilitati da ex dirigenti di Fiat e Stellantis, Alfredo Altavilla e Alessandro Grosso, che ora fanno parte della divisione europea di BYD.

L’imposizione di tariffe da parte della Commissione Europea sui produttori cinesi è dovuta a preoccupazioni sui sussidi governativi che consentono loro di vendere auto a prezzi bassi. La regione Piemonte in Italia sta cercando un produttore di auto straniero, preferibilmente cinese, per stabilire operazioni come alternativa al monopolio di Stellantis.

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