Cassetto al posto passeggero, li non ci vanno i documenti: è stato inventato per un altro motivo | Ecco la sua vera funzione

Cassetto passeggero auto- Foto di Robert Nagy da Pexels -MobilitàSostenibile.it
Non è nato per custodire libretti o occhiali: ecco perché esiste davvero quel vano sotto al cruscotto nel lato del passeggero.
Sembra ormai radicata l’abitudine di custodire nel cassetto del lato passeggero i documenti relativi alla circolazione e all’assicurazione dell’automobile.
Carta di circolazione, libretto, occhiali da sole e piccoli oggetti personali finiscono quasi sempre lì in maniera piuttosto disordinata.
Trattandosi di un vano messo in posizione comoda e facilmente accessibile, viene considerato dagli automobilisti come lo spazio migliore per conservare ciò che serve a portata di mano.
In realtà quel cassetto non è stato progettato per assolvere a questa funzione, ma bisogna fare un passo indietro per capirne il vero scopo.
Cassetto nell’abitacolo dell’automobile: com’è cambiata la sua funzione nel tempo
La sua introduzione nelle automobili non è stata immediata: nelle prime utilitarie italiane, nel periodo che va dalla Fiat 500 alla Panda di prima generazione, non era nemmeno presente. Solo con l’arrivo di versioni più accessoriate, il cassetto ha assunto un ruolo definito, e in molti casi è stata prevista la chiusura a chiave per aumentarne la sicurezza. L’evoluzione tecnologica del settore automobilistico ha poi trasformato radicalmente anche il semplice cassetto portaoggetti. Dalla metà degli anni Duemila molte vetture, soprattutto quelle di segmento medio e alto, lo hanno reso un elemento decisamente più sofisticato.
Alcuni modelli offrono addirittura una funzione refrigerata integrata. Attraverso un condotto collegato al sistema di climatizzazione, viene convogliata aria fresca all’interno del cassetto, utile per conservare bevande, snack o farmaci termosensibili durante i mesi più caldi. In alcuni abitacoli questo spazio include anche prese USB, luci interne o scomparti separati e diventa così un piccolo centro multifunzione. Non è raro, inoltre, che venga utilizzato per ricaricare dispositivi d’emergenza o contenere accessori legati alla mobilità.

Tante possibilità per trasformare il vano lato passeggero: da refrigeratore a stazione di ricarica
Il cambiamento delle abitudini di guida e la crescente permanenza in auto hanno influito sulla progettazione degli interni. L’abitacolo è attualmente diventato una sorta di seconda casa. Nella maggior parte delle automobili in circolazione oggi è possibile trovare fino a 40 vani differenti, tra portabottiglie, tasche e insenature.
Il cassetto lato passeggero ha perso la sua identità originaria ed è diventata una delle tante zone di stoccaggio. Bisogna pensare, però, che è progettato principalmente per migliorare il comfort e offrire soluzioni funzionali durante i viaggi. Non solo libretto e occhiali da sole, dunque: a quanto pare nel vano dell’abitacolo dell’auto è davvero possibile mettere di tutto.