Codice della strada, 1700€ di multa immediata se lo togli dall’auto: lo fanno in tanti ma è illegalissimo | Ti rovini la vita

Codice della strada, 1700€ di multa immediata se lo togli dall’auto: lo fanno in tanti ma è illegalissimo | Ti rovini la vita

Non rimuoverlo mai dall'auto - mobilitasostenibile.it

Quante volte si decide di fare un po’ di pulizia in auto? Ecco, in questo caso potrebbe costarci 1700€: cosa dice il Codice della Strada. 

Quando si parla di regole stradali, non è raro concentrarsi su ciò che facciamo alla guida, dimenticando che anche il nostro veicolo dev’essere in regola. Non parliamo di oggetti illegali, ma della rimozione di qualcosa che – pur sembrando inutile – è importante per la legge.

Quindi sì, possiamo togliere quei tappetini che non ci piacciono più, e anche il tablet o il GPS. Ma ci sono cose che non vanno toccate. A meno che non si voglia provare l’ebrezza di beccarsi una sanzione da 1700 €, praticamente uno stipendio intero – per chi ha ancora la fortuna di prenderlo.

Cosa si può togliere dall’auto (senza drammi)

Chiariamo subito: non tutto ciò che sta in auto deve restarci per sempre. Anzi, ci sono oggetti che è quasi un dovere morale (e olfattivo) rimuovere.

Possiamo togliere senza rimpianti la bottiglia d’acqua semi-fusa che vive nel portaoggetti dal 2019, i vestiti da palestra che hanno ormai acquisito vita propria, e anche il supporto del GPS che ormai usiamo solo come appendiabiti per la mascherina.

Nessun problema anche per portafogli, chiavi, tablet, caricabatterie da mezzo chilo o pacchetti di cracker sbriciolati: via tutto. Meno cose ci sono in vista, meno tentazioni per chi passa e guarda dentro.

Ma c’è un oggetto, uno solo, che non va toccato. E la sua assenza, se scoperta durante un controllo, ci può costare esattamente tutto ciò che stavamo cercando di risparmiare. Anzi, qualcosa in più.

filtro antiparticolato
Rimozione dei componenti auto – mobilitasostenibile.it

L’oggetto da non rimuovere dall’auto

il vero protagonista è il filtro antiparticolato o FAP; quel componente installato nei veicoli diesel che trattiene le polveri sottili prima che si disperdano nell’aria. Un polmone artificiale, insomma. Ma a differenza dei nostri, questo tende a intasarsi, far perdere potenza al motore e aumentare i consumi. Da qui nasce la tentazione: toglierlo.

Molti lo fanno per risparmiare carburante (il motore ‘respira’ meglio, dicono) o per farlo andare più veloce. Altri per evitare i costi di manutenzione. Peccato che la legge non la pensi allo stesso modo.

La rimozione è vietata. E se vi beccano senza filtro, scatta la multa da 431 a 1734€, il ritiro del libretto e l’obbligo di reinstallarlo. Altro che risparmio: ci si ritrova a pagare per tutto quello che si voleva evitare, con gli interessi.

Perché anche se sembra impossibile, a svelare la rimozione è la centralina che continua a mandare segnali. Durante i controlli delle forze dell’ordine, invece, può essere usato uno strumento chiamato opacimetro, che misura l’opacità dei gas di scarico. Se non c’è il FAP, si nota subito.

Insomma, il FAP va lasciato dov’è. O quantomeno sostituito legalmente. Altrimenti, più che aria pulita, sarà il portafoglio a restare vuoto.