Codice della Strada, dopo droga e alcol arriva lo stop al cibo: se guidi non puoi mangiare questo cibo | È legge

Cibi sconsigliati alla guida- Foto di Askar Abayev da Pexels-MobilitàSostenibile.it
Per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada cresce l’attenzione su ciò che si ingerisce prima di mettersi al volante.
Il dibattito sulla sicurezza alla guida è sempre acceso e si riserva la massima attenzione a tutte le sostanze assunte prima di salire in auto.
A entrare nel mirino non sono solo le sostanze stupefacenti o gli alcolici ma anche il cibo potenzialmente contaminato.
Non si tratta di un divieto generalizzato, ma di un richiamo alla prudenza da parte delle autorità sanitarie.
Il recente richiamo di alcuni salumi contaminati, tra cui salame di Magliano e mondiola a marchio Monte Argegna Salumi, ha fatto scattare l’attenzione su possibili sintomi molto rischiosi.
Allarme del Ministero della Salute: cibi contaminati da Salmonella
Il Ministero della Salute ha recentemente disposto il ritiro dal mercato di due lotti di salumi prodotti in provincia di Lucca, per la presenza accertata di Listeria monocytogenes e Salmonella. I prodotti, venduti sfusi o in confezioni da 500 grammi, riportano entrambi la data di produzione 03/04/2025 e di scadenza 03/07/2025.
Bisogna prestare molta attenzione perché le infezioni causate da questi patogeni possono scatenare sintomi come nausea, crampi addominali, febbre improvvisa e confusione mentale, condizioni del tutto incompatibili con la guida di un veicolo. La normativa attuale non prevede ancora un collegamento diretto tra consumo di cibi contaminati e sanzioni stradali, ma in caso di sinistro o guida pericolosa legata a uno stato fisico alterato da tossinfezione alimentare, la responsabilità può ricadere sul conducente, come avviene già per alcol e droghe.

Problemi di sicurezza: le conseguenze di un’intossicazione alimentare alla guida
Quello relativo a salame e mortadella non è, purtroppo, un episodio isolato. Negli ultimi giorni, numerose segnalazioni hanno interessato alimenti di uso comune: tartufi dolci, cozze, tofu e fichi secchi contaminati da Salmonella, Vibrio parahaemolyticus e aflatossine. In tutti i casi, l’invito del Ministero è di non consumare i prodotti e restituirli al punto vendita prima possibile per ottenere un rimborso.
Bisogna ricordare a chi li avesse già ingeriti che i sintomi possono insorgere anche dopo diverse ore e compromettere reazioni, concentrazione e lucidità, tutti requisiti essenziali per la sicurezza stradale. L’allerta sanitaria, quindi, si intreccia in questo caso con la responsabilità individuale. Mettersi alla guida senza essere nelle condizioni psicofisiche ottimali può comportare gravi conseguenze, anche quando l’origine del malessere è alimentare e non coinvolge sostanze stupefacenti. Anche se non espressamente indicato dal Codice della Strada si deve sapere che la prevenzione passa anche da ciò che si sceglie di mangiare prima di salire in auto.