Codice della strada, non metterlo mai in macchina per nessun motivo: 1600€ di multa immediati | Stanno controllando tutti

Controllo del veicolo - mobilitasostenibile.it
Alcuni dispositivi che per molti possono sembrare innocui possono costare fino a 1.600 € qualora vengano trovati al posto di blocco.
Quando si acquista un veicolo, si ha l’ingenua quanto legittima convinzione che ciò che facciamo al suo interno sia solo responsabilità nostra. Il che è vero: nessuno ci vieta di mangiarci un panino o passare una serata romantica con il partner a guardare le stelle. Eppure, non tutto è concesso.
Anche per quanto riguarda oggetti e dispositivi, esistono limiti ben precisi. Nessuno ci vieta di mettere un tostapane in auto (è un esempio), ma alcuni oggetti potrebbero servire per compiere pratiche non propriamente legali. Oggi parliamo di una cosa che, se scoperta, può costarci 1.600€.
Attenzione a questo oggetto in auto: vai incontro a sanzioni amministrative
Alla fine, noi comuni automobilisti cosa sappiamo davvero sulla legittimità di certi dispositivi usati in auto? In molti, nulla. Altri, forse troppo. Tra i casi più comuni troviamo le pellicole oscuranti – che non vanno applicate ai finestrini anteriori se non omologate – le centraline truccate, i fari non regolari e via dicendo.
E per quanto riguarda i pezzi che sono già all’interno di un veicolo acquistato? Sì, perché a dirla tutta, qui non si parla di ciò che aggiungiamo, ma di ciò che togliamo con l’obiettivo di risparmiare qualche manciata di euro. Un po’ come si fa per le utenze domestiche.

il trucchetto che ti costa 1.600€
È uno dei trucchetti più diffusi tra chi cerca disperatamente di tagliare qualcosa sui consumi, non solo a casa, ma anche nella propria auto: rimuovere il filtro antiparticolato. Un sistema che, da vent’anni a questa parte, è diventato lo standard sulle auto diesel e che, più di recente, è stato introdotto anche sui motori a benzina.
In quel caso si chiama GPF – Gasoline Particulate Filter – ma il funzionamento di base resta lo stesso: serve a trattenere le particelle sottili e inquinanti prodotte dalla combustione. Un sistema obbligatorio che permette di inquinare meno di quanto si farebbe normalmente,
Il filtro è monitorato da un software che ne gestisce il funzionamento e avvia cicli automatici di rigenerazione, spesso supportati da un additivo specifico nel carburante. È un sistema intelligente, ma anche energivoro: un po’ di carburante finisce bruciato proprio per rigenerare il filtro. Tradotto? I consumi salgono, anche se di poco.
Ed è lì che scatta l’idea tanto ingegnosa quanto studiata di toglierlo per risparmiare. Ma è un illecito, serio. Si rischia fino a 1.600€ di multa e il ritiro della carta di circolazione. Risultato: si tenta di risparmiare pochi euro di carburante e si finisce a piedi.