Deloitte – Luigi Onorato: “I cambiamenti dell’ecosistema mobilità devono passare da un’evoluzione dei modelli cittadini”

“La mobilità viveva un periodo di forti cambiamenti, anche precedentemente alla pandemia, ma certamente l’emergenza sanitaria ha agito da catalizzatore di tutti i processi attivi ora nel panorama mobility e specialmente nella sharing mobility” – ha dichiarato Luigi Onorato, Senior Partner di Monitor Deloitte durante il webinar organizzato dall’dall’Osservatorio Nazionale Sharing
Mobility.

“Il processo di reinterpretazione della mobilità da parte di tutti i player (clienti, operatori, istituzioni) ruota attorno all’aumento della propensione all’utilizzo di servizi digitali e alla sensibilità verso tematiche di sostenibilità degli utenti. Basti pensare che il 54% dei consumatori ha scoperto nuove forme di mobilità che prima delle restrizioni ignorava e ritiene che i servizi di sharing, ride hailing e car pooling siano stati utili per rispondere all’emergenza sanitaria.”

Questa “scoperta” di nuove soluzioni ha intaccato le abitudini dei consumatori: il 42% ha ridotto gli spostamenti non necessari, il 37% li preferisce ai mezzi private in termini di riduzione del tempo dedicato agli spostamenti, sicurezza sanitaria e flessibilità nell’utilizzo dei mezzi.
La sostenibilità poi, tema centrale negli utenti, genera il bisogno di azioni mirate a potenziare la green mobility. Infatti, per il prossimo futuro, il 53% degli utenti auspica lo sviluppo di piste ciclabili cittadine ed il 47% un bonus per la mobilità green che però, nella maggioranza dei casi, necessita per essere attuata di un ripensamento dei modelli di mobilità cittadina.

I cambiamenti in atto all’interno dell’ecosistema mobilità devono necessariamente passare da un’evoluzione dei modelli cittadini, che ne costituiscono infatti un aspetto strategico ed essenziale.

Un modello cittadino particolarmente innovativo è il “15-Minutes City”, che delinea uno scenario in cui, all’interno del tessuto urbano, ognuno possa avere tutti i servizi di cui ha bisogno alla distanza massima di 15 minuti a piedi o in bici. Questo modello permette di affrontare le difficoltà nello sviluppo delle Smart Cities nella loro interezza, in quanto modelli eccessivamente complessi da realizzare. Tale complessità va indirizzata partendo dagli elementi che la caratterizzano in ordine crescente: dalla casa, all’edificio, al quartiere, fino alla città nel suo complesso.

Il modello di 15-Minutes City è molto attuale (a Parigi la sindaca Anne Hidalgo ha incluso la 15-Minutes City nella sua campagna di rielezione del 2020) ed è un modello a cui stanno ponendo molta attenzione le grandi metropoli odierne.
Per far evolvere l’ecosistema della mobilità bisogna riflettere in maniera pragmatica e industriale sulla complessità che caratterizza le città (e anche soprattutto attuare un’operazione di sistema che coinvolga tutti gli attori inseriti all’interno del contesto cittadino (istituzioni, operatori e utenti).

Quest’ultimi devono analizzare e comprendere tutte le variabili che caratterizzano i modelli cittadini in modo da poter declinare il modello più adatto per ogni città, considerando:

⦁ Le diverse soluzioni di mobilità (es. car sharing, micromobilità, noleggio a lungo termine, auto a guida autonoma)

⦁ L’ecosistema cittadino, caratterizzato da una serie di fattori distintivi (es. caratteristiche geografiche della città, contesto culturale, contesto economico, clima)

⦁ Le decisioni che devono essere prese dai policy makers (es. piste ciclabili, viabilità, segnaletica, parcheggi) che devono considerare le caratteristiche di ogni contesto cittadino

Onorato conclude: “Una celebre battuta di Henry Ford cita: “Se avessi chiesto ai miei clienti cosa volevano, mi avrebbero risposto: un cavallo più veloce. Ford, invece, diede loro l’automobile. Volendo fare un parallelismo, anche oggi la mobilità è di nuovo a un punto di svolta. Naturalmente, c’è ancora una richiesta di ‘cavalli più veloci’ – per migliorare il modello attuale – ma c’è anche la necessità di un nuovo paradigma che valorizzi le diverse soluzioni di mobilità, calandole nei nostri contesti cittadini. Per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, accelerati dalla pandemia e porre basi solide per una evoluzione sostenibile del settore sarà necessario, da una parte, adattare i nuovi modelli di mobilità alle differenze territoriali del nostro Paese, dall’altra, avviare un’azione di ecosistema che preveda una stretta collaborazione tra Istituzioni e Operatori privati.”

Presentazione: Deloitte_Nuova Mobilità Sostenibile_Evoluzione dei modelli cittadini.

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