DISASTRO AUTOGRILL 2025: annunciata la chiusura | L’autostrada sarà terra di nessuno

Autogrill-Foto-di-ALI-da-Pexels-MobilitàSostenibile

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Un simbolo dei viaggi italiani rischia di scomparire dalle strade, lasciando migliaia di automobilisti senza un punto di riferimento.

Gli autogrill sono da sempre una tappa fissa per chi viaggia in auto. Luoghi di ritrovo in cui prendere un caffè, fare una pausa o semplicemente sgranchirsi le gambe.

Più di un semplice bar sull’autostrada, gli autogrill sono parte integrante della cultura del viaggio in Italia. Famiglie in vacanza, camionisti, pendolari e turisti diretti verso le località di mare o di montagna sanno che è possibile fermarsi in questi luoghi e trovare ciò di cui hanno bisogno.

Sparsi lungo la Penisola italiana, questi punti di ristoro hanno garantito per decenni un servizio continuo, giorno e notte, instancabilmente.

Ma l’aumento dei costi di gestione, la burocrazia e la diminuzione dei margini stanno mettendo a rischio un sistema che sembrava intoccabile.

Cosa sta succedendo agli autogrill in Italia: la grande crisi dei punti di ristoro

Le grandi società che gestiscono gli autogrill stanno rivedendo la loro presenza sul territorio, valutando la sostenibilità di strutture sempre più costose da mantenere. In alcuni casi si pensa di chiudere i locali per ristrutturazioni non più sostenibili o per contratti di concessione scaduti e non rinnovati. Il risultato è che lunghi tratti autostradali rischiano di restare senza servizi attivi, soprattutto nelle ore notturne o nei giorni festivi.

C’è il rischio concreto di tornare al passato, un tempo in cui le strade che univano l’Italia da Nord a Sud erano del tutto sprovviste di punti di rifornimento o ristoro. Inutile sottolineare quanto questa prospettiva spaventi sia gli automobilisti che gli addetti ai lavori.

Autogrill-su-autostrada-Foto-di-Ahmet-Kurt-da-Pexels-MobilitàSostenibile
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Autogrill in chiusura sulla Riviera Ligure: cosa si prospetta per il futuro di chi viaggia molto

A rendere ancora più urgente la situazione è l’episodio avvenuto a San Bartolomeo al Mare, località in cui ha chiuso il “piccolo autogrill sull’Aurelia”. Così lo chiamava Roberto “Bobby” Pavan, 66 anni, titolare del Bar Sport, un punto di ritrovo aperto da oltre trent’anni. Qui, tra panini e birre servite fino alle quattro del mattino, si sono fermati turisti, viaggiatori e perfino personaggi noti del mondo dello sport e dello spettacolo.

Adesso che è sopraggiunta l’età della pensione per Roberto Pavan, anche quel locale spegne le luci per sempre. Questa notizia, pur riguardando un’attività indipendente, racconta bene la crisi dei punti di sosta. Ci si torva ad avere a che fare con meno presenze, costi più alti e un cambiamento profondo nelle abitudini dei viaggiatori.