DISASTRO PATENTE, approvato il limite dei 65 anni: devi riconsegnare i tuoi documenti e vendere l’auto | Non puoi più guidare da solo

Patente, il nuovo limite dei 65 anni - mobilitasostenibile.it
Moltissimi conducenti dovranno dire addio alla patente una volta raggiunti i 65 anni: la legge è già attiva.
Sono molti i limiti che, volenti o nolenti, colpiscono sempre i conducenti che superano una certa età. Potremmo definirla ‘discriminazione’, ma in realtà è solamente un modo per proteggerli. Finché tutto questo si limitava a semplici controlli, andava anche bene. Il problema è sorto nel momento in cui i controlli sono diventati veri e propri limiti alla guida.
Ora, in Italia, sono molti i conducenti che, raggiunto il traguardo dei 65 anni, dovranno rinunciare alla loro patente e, di conseguenza, alla loro autonomia.
Nuovi limiti della patente nel 2025
Quando si pensa alla possibilità di guidare, il conducente medio non ha mai avuto veri e propri limiti. O meglio, non tutti. Coloro che sono sempre stati penalizzati sono i conducenti per uso professionale: in Italia il limite è fissato a 60 anni, con una proroga annuale fino ai 67, dopo i quali sono obbligati a declassare la loro patente alla B, se non vogliono perderla definitivamente.
Ma questo tipo di limiti non è riservato solo al nostro Paese: sempre rimanendo sulla soglia dei 65, i conducenti di bus e taxi possono anche essere costretti ad accantonare la loro licenza. Ma tornando in Italia, la questione che fa discutere vede nuovamente protagonisti i 65enni che, no, in diverse città d’Italia non potranno guidare nemmeno l’auto, seppur in perfetta salute.

Addio alla guida dopo i 65 anni: la norma che divide l’Italia
Come sappiamo, guidare veicoli di grossa cilindrata richiede concentrazione e riflessi. Ma l’auto? Purtroppo ci sono limiti anche in tal senso. In molte città italiane, chi svolge attività di noleggio con conducente si vede costretto a fermarsi proprio al compimento dei 65 anni.
Parliamo di un settore che, paradossalmente, ha sempre avuto bisogno di esperienza alla guida e sangue freddo – qualità che non si perdono con l’età. Eppure, la norma è chiara: per restare iscritti al Ruolo dei conducenti, necessario per operare, non bisogna aver superato quella soglia. Nessuna possibilità di deroga automatica, salvo accertamenti medici o autorizzazioni specifiche, concesse caso per caso.
Tra le città più rigide ci sono Bologna, Parma, Milano e diversi comuni lombardi come Viadana, dove i regolamenti locali impongono il ritiro della licenza o ne bloccano il rinnovo dopo i 65 anni. Chi è in perfetta salute viene comunque escluso, senza possibilità di appello, generando malcontento tra gli operatori e sollevando il dibattito su quanto conti davvero l’età rispetto all’effettiva idoneità.
Intanto, chi vorrebbe continuare a lavorare si trova costretto a scegliere tra il mettersi da parte o affrontare una burocrazia spesso insormontabile.