È lei l’auto più rubata al mondo: la vendono a prezzi enormi e in 10 minuti se la portano via | Non la comprare mai
L'auto più rubata al mondo - mobilitasostenibile.it
Un veicolo amato dagli automobilisti, particolarmente apprezzato dai ladri: meglio non avvicinarsi senza un buon antifurto.
Certe auto sembrano avere una calamita addosso. La parcheggi, chiudi con cura, magari ti giri pure a controllare due volte, eppure se qualcuno ha deciso che sarà sua, è solo questione di minuti. Tra SUV, citycar e berline di lusso, c’è un modello che da anni detiene un record poco invidiabile: l’auto più rubata al mondo – e no, non parliamo della Panda che regna nel panorama italiano.
Non è una Ferrari né una Lamborghini, ma un mezzo molto ‘comune’, scelto da milioni di persone per la sua affidabilità. Proprio quella fama, unita al forte mercato dei ricambi e al valore residuo, lo rende il bersaglio perfetto: lo rubi, lo vendi, guadagni.
Auto e furti: quando i numeri parlano chiaro
Le graduatorie sui veicoli più rubati non sono chiacchiere da chat: nascono da dati raccolti da polizie, uffici di immatricolazione, compagnie assicurative e studi indipendenti sulle denunce e sui sinistri. E non è un fenomeno solo all’estero; ovunque un modello sia diffuso e abbia mercato, rischia di finire in cima alle liste — da Regno Unito e Australia al Sud-Est asiatico, fino ad aree dell’Africa e del Medio Oriente.
La tecnica che oggi fa più danni si chiama genericamente ‘relay attack’: i ladri intercettano o amplificano il segnale del key-fob e lo trasferiscono all’auto, che si apre e si avvia come se la chiave fosse sotto il parabrezza. È rapida, pulita e spesso basta meno di dieci minuti.
Altre modalità diffuse sono la riprogrammazione delle chiavi elettroniche, lo scasso con bypass dei sistemi e lo smontaggio per ricambi. In città il veicolo viene spesso rivenduto intero; altrove finisce smembrato o esportato. Tutte tecniche silenziose, che possono aprire qualsiasi veicolo. Ma se si possiede quest’auto, beh, conviene guardarsi maggiormente intorno.

L’auto più rubata (e perché)
Non è questione di brand esclusivo se i bersagli tipici sono pickup e suv molto diffusi, vetture da lavoro e modelli popolari con alta richiesta di pezzi. Più pezzi vendibili + facilità di esportazione = interesse garantito del crimine organizzato.
Il nome che ricorre più spesso è il pickup robusto e onnipresente: la Toyota Hilux. Perché? Per la diffusione capillare – dalle città ai cantieri – e per la fama di durata: chi la ruba sa che vale. Aumenta la domanda in paesi dove serve un veicolo resistente e nei mercati dove i controlli sono più laschi. E poi c’è la tecnologia: molti modelli hanno sistemi keyless vulnerabili alle relay attack. Risultato: un mix letale di domanda, valore e vulnerabilità elettronica che rende il pickup un obiettivo ‘perfetto’.
Non è la più rubata perché sia di lusso, ma perché è pratica, ricercata e facilmente monetizzabile – la combinazione ideale per chi fa del furto un mestiere.
