Giorgia Meloni mischia le carte in tavola: 100€ di tassa sulla benzina ufficiale | La paghiamo direttamente sul conto corrente

Fare-rifornimento-Foto-di-Engin-Akyurt-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it

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Una nuova regola confonde gli automobilisti: ecco il costo inaspettato che si abbatte sugli automobilisti italiani già gravati da numerose spese quotidiane.

Sembrano non finire mai le brutte sorprese per gli automobilisti italiani che recentemente si sono trovati spiazzati da una novità che riguarda il rifornimento di carburante.

Si tratta del blocco automatico di 100 euro quando si fa benzina al self-service, usando una carta di credito o bancomat. In pratica, prima ancora che venga erogato il carburante, il sistema trattiene temporaneamente 100 euro dal conto del cliente.

Anche se non è una vera tassa, questa procedura ha sollevato molte polemiche e perplessità. Diversi automobilisti si sono lamentati di non essere stati avvisati.

Il timore principale riguarda l’indisponibilità temporanea dei propri soldi, proprio in un periodo in cui i prezzi dei carburanti e il costo della vita sono già molto alti.

Rifornimento carburante al self service: trattenuti automaticamente 100 euro dal conto corrente

Quando si inserisce la carta in una pompa self-service, il sistema blocca 100 euro per sicurezza, anche se si vuole fare solo pochi litri di carburante. Una volta finito il rifornimento, il sistema addebita solo la cifra effettiva del pieno e il resto dei soldi viene sbloccato automaticamente, di solito nel giro di qualche ora. Non serve fare nulla: i soldi tornano disponibili senza bisogno di chiedere rimborsi.

Questo metodo era già in uso in alcune aree, ma ora diventa obbligatorio in tutta Italia. Lo scopo è quello di garantire che l’automobilista abbia abbastanza credito prima di avviare il rifornimento. Sono in molti a non essere stati informati della pratica generalizzata e si sono trovati impossibilitati a fare benzina dal momento che il proprio conto non superava i 100 euro.

Pompa-di-benzina-Foto-di-Ricky-Esquivel-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it
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Blocco soldi temporaneo ai distributori: le veementi proteste degli automobilisti italiani

Anche se la procedura nasce da banche e gestori delle pompe, la questione ha toccato anche il governo. Diversi cittadini e politici hanno puntato il dito contro l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, accusato di non aver spiegato bene il funzionamento di questa misura. Le opposizioni hanno chiesto chiarimenti ufficiali. Le associazioni dei consumatori parlano di una “tassa nascosta” e chiedono regole più trasparenti.

La Presidente del Consiglio non ha ancora commentato pubblicamente, ma le proteste stanno crescendo. La pressione politica su questo tema potrebbe aumentare nei prossimi giorni. Di fronte al rincaro evidente del carburante gli automobilisti italiani non si aspettavano quest’ulteriore peso economico da dover sostenere per muoversi quotidianamente.