Google Maps bandito dal nostro codice della strada: il caso limite in cui non lo puoi proprio usare | Neanche se ti sei perso

Display Google Maps

Display Google Maps (Instagram) - mobilitasostenibile.it

In Italia usare Google Maps mentre sei al volante non è sempre innocuo: c’è un caso preciso in cui il Codice della Strada lo “bandisce” di fatto, e non ti salva nemmeno la scusa che ti sei perso.

Il punto è semplice ma spesso ignorato: quando lo smartphone è in mano, Google Maps diventa un problema di legge, non solo di distrazione. Il navigatore in sé non è vietato, ma lo è l’uso del telefono portatile durante la guida. Questo significa che se impugni il cellulare, lo guardi, lo tocchi per cambiare percorso o zoomare la mappa mentre l’auto è in marcia, stai violando il Codice della Strada, esattamente come se stessi leggendo messaggi o scrollando un social.

Molti automobilisti pensano che, siccome “lo uso solo per orientarmi”, la cosa sia tollerata, soprattutto quando ci si perde in una città che non si conosce o di notte, in una zona isolata. In realtà il caso limite è netto: se il veicolo non è fermo in sosta e il telefono non è fissato a un supporto, Google Maps non lo puoi proprio usare con le mani. Né per impostare la destinazione, né per cambiare percorso all’ultimo secondo mentre affronti una rotonda.

Telefono in mano = multa assicurata, anche con il navigatore aperto

La regola è chiara: il dispositivo può essere usato come navigatore solo se inserito in un supporto fisso sul cruscotto, sul parabrezza o sulla plancia, in modo da non richiedere la presa in mano mentre si guida. L’unica interazione concessa dovrebbe essere minima e rapida, meglio se a veicolo fermo. In tutti gli altri casi, se ti beccano con lo smartphone in mano e la mappa aperta, per la legge non cambia niente: sei comunque un conducente distratto da un apparecchio portatile, quindi sanzionabile.

Il caso limite arriva quando l’auto è ferma ma non in sosta “vera”: se sei solo bloccato in coda o al semaforo rosso, telefono in mano e ditate su Google Maps possono comunque portare alla multa, perché sei ancora impegnato nella guida e pronto a ripartire. Per il Codice non basta che le ruote siano ferme qualche secondo: la condizione che ti mette al riparo è solo la sosta regolare, con veicolo parcheggiato e motore idealmente spento.

Google maps su smartphone in auto
Google Maps – mobilitasostenibile.it

Come usarlo senza rischiare: supporto fisso e soste intelligenti

La soluzione esiste ed è meno complicata di quanto sembri. Se vuoi usare Google Maps senza problemi, imposta il percorso prima di partire e metti lo smartphone in un supporto omologato, ben visibile ma non d’intralcio alla visuale. Eventuali cambi strada o ricerche vanno fatti solo accostando in un’area sicura, parcheggiando e prendendoti quei due minuti necessari per ristudiare il tragitto.

Il messaggio nascosto del “bando” è chiaro: non è Google Maps il nemico, ma l’uso improvvisato del telefono mentre guidi. Anche se ti sei perso, la legge ti chiede di fermarti, non di risolvere la situazione a colpi di tap mentre sei nel traffico. Un piccolo sacrificio di tempo che vale molto più di una multa salata – e, soprattutto, di un rischio inutile per te e per chi ti incrocia in strada.