Polizia locale - mobilitasostenibile.it
Manuel non ha seguito il consiglio delle Forze dell’Ordine e si è ritrovato con una sanzione: ha parcheggiato davanti casa sua, ma per legge è vietato.
Capita spesso di non essere d’accordo con la legge, soprattutto quando ci si trova davanti a paradossi difficili da comprendere o, più semplicemente, quando non si conoscono i divieti. In questo caso il protagonista non pensava di commettere alcuna infrazione.
Il suo unico errore è stato parcheggiare davanti a casa sua: anche se non stava intralciando nessuno, la multa è scattata lo stesso.
Nonostante abbia provato a difendersi, il Codice della Strada non lascia spazio a interpretazioni. E a Manuel, quell’opposizione, è costata 300€.
La scena è più comune di quanto sembri. Manuel rientra a casa dopo una giornata intensa, trova la strada affollata e decide che il posto più logico è proprio davanti al suo passo carrabile. In fondo – pensa – quel garage è il suo, nessuno deve entrare o uscire, quindi dov’è il problema?
Il problema arriva pochi minuti dopo, con la pattuglia che si ferma davanti alla sua auto. Alla richiesta di spostarla, Manuel replica con sicurezza: “Io qui ci abito e faccio come voglio”. Ma la risposta della Polizia è secca: il passo carrabile non è proprietà privata, ma suolo pubblico soggetto a divieto assoluto di sosta.
A nulla servono le proteste. Non conta che il cartello l’abbia pagato lui né che non stia intralciando altri veicoli. Il divieto vale sempre e per chiunque, proprietario compreso. Risultato? Multa da 300€ e l’amara scoperta che parcheggiare davanti a casa propria è vietato quanto occupare il passo carrabile di un estraneo.
Il punto che molti faticano ad accettare è che il passo carrabile non è un ‘diritto personale’, ma una concessione legata al suolo pubblico. Lo stabilisce l’articolo 158 del Codice della Strada, che vieta in modo assoluto la sosta e la fermata davanti a un passo carrabile. Non esistono deroghe, nemmeno per chi abita lì o ha pagato la concessione. Quell’area deve rimanere sempre libera per garantire la circolazione, indipendentemente da chi si trovi a occuparla.
E le conseguenze non sono affatto leggere. Per un’auto, la multa può variare da 87 a 344€, mentre per moto e scooter l’importo va da 42 a 173€. A questo si aggiunge spesso la rimozione forzata, con carro attrezzi e deposito che fanno lievitare il conto ben oltre i 200€.
Il principio, per quanto sembri paradossale, è chiaro: davanti a quel cartello la legge non fa distinzioni. Che a parcheggiare sia un vicino di casa o lo stesso proprietario, l’infrazione resta identica.
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