La chiamano “la Tesla dei poveri”: in Italia è conosciuta come la più economica in assoluto | Un vero regalo di Elon Musk
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La nuova Tesla Model 3 Standard è già stata ribattezzata “Tesla dei poveri”: è la porta d’ingresso più economica al mondo di Elon Musk e, con incentivi e bonus, arriva persino sotto i 25.000 euro.
Per anni la famigerata “Tesla da 25.000 euro” è sembrata solo una promessa da conferenza stampa. Oggi, però, chi vuole una Tesla economica ha finalmente una risposta concreta: si chiama Model 3 Standard, è la versione d’accesso della berlina elettrica più venduta del marchio e in Italia si presenta con un listino che parte da circa 37.000 euro, già di per sé il prezzo più basso mai visto per una Model 3 nuova.
La vera notizia, però, è il combinato disposto tra incentivi statali e promozioni della Casa: tra ecobonus, rottamazione e “Tesla bonus” dedicati, in alcuni casi il prezzo effettivo scende fin sotto la soglia psicologica dei 25.000 euro. È qui che nasce il soprannome “Tesla dei poveri”: una definizione provocatoria, certo, ma che rende bene l’idea di una elettrica premium che finalmente si avvicina ai listini delle compatte tradizionali.
Autonomia da grande, prezzo da entry level: perché la chiamano così
Nonostante sia la versione più “basic”, la Tesla Model 3 Standard non è affatto un’auto spoglia. L’autonomia dichiarata supera i 500 km nel ciclo di omologazione, abbastanza per coprire tranquillamente il tragitto casa-lavoro per un’intera settimana senza ricaricare, e lo 0-100 km/h in meno di 6 secondi la mette al livello di tante sportive a benzina. Rinuncia a qualche fronzolo rispetto alle versioni più costose, ma mantiene tutta l’essenza del marchio: grande schermo centrale, aggiornamenti software over-the-air, accesso alla rete di ricarica rapida Supercharger.
È proprio questo mix a farla percepire come un “regalo” di Elon Musk agli automobilisti europei: prestazioni e tecnologia da Tesla “vera”, ma a un prezzo di ingresso che la avvicina a molte compatte full optional diesel o ibride. Per chi guarda con curiosità al mondo elettrico ma finora si era fermato davanti ai listini, la Standard diventa la scusa perfetta per fare il salto senza sentirsi fuori budget.

Perché è un vero “regalo” (al portafoglio e non solo)
Oltre al prezzo d’acquisto, la “Tesla dei poveri” gioca la carta dei costi di gestione bassissimi: niente bollo in molte regioni per diversi anni, manutenzione ridotta all’osso, ricariche notturne in garage che costano molto meno di un pieno al distributore. Per chi può sfruttare una presa domestica o un impianto fotovoltaico, ogni chilometro percorso diventa un piccolo sconto continuo rispetto alla vecchia auto a benzina o diesel.
Certo, restano i compromessi: autonomia reale che cala in autostrada, tempi di ricarica da pianificare, qualche accessorio in meno rispetto alle versioni superiori. Ma il succo non cambia: oggi in Italia esiste davvero una Tesla più economica in assoluto, capace di portare il logo di Elon Musk nel quotidiano di molti più automobilisti. E per chi sognava una Model 3 ma l’aveva sempre considerata “fuori portata”, questa Standard suona davvero come un inaspettato regalo di Natale.
