Nelle prossime ore verrà pubblicato il decreto rilancio contenente misure per favorire la mobilità sostenibile e quindi l’uso di mezzi di trasporto green: tra questi le biciclette e i monopattini.
L’articolo 232 del decreto rilancio oltre a un “bonus bici” per l’acquisto di biciclette, biciclette elettriche, monopattini elettrici e segway, prevede anche alcune modifiche del codice della strada che dovrebbero rendere più facile ai comuni dare più spazio alle biciclette.
Le novità prevedono l’introduzione nel codice della strada, cioè nel decreto legislativo 285 del 1992, dei concetti di:
Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
La cosiddetta “casa avanzata”, come definito dal decreto, è «una linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli». Si tratta ovvero di uno spazio riservato ai ciclisti negli incroci regolati dai semafori.
Il comma 3 lettera b contiene altre indicazioni: la casa avanzata dev’essere «posta a una distanza pari almeno a 3 metri rispetto alla linea di arresto stabilita per il flusso veicolare», e riservata esclusivamente alle biciclette. Come funziona nello specifico? In corrispondenza di un semaforo i ciclisti hanno a disposizione un corridoio per superare le auto e disporsi davanti a loro nella casa. In questo modo respirano meno smog e sono decisamente più visibili per gli automobilisti in coda.
Il comma 3 lettera a dell’articolo 232 del “decreto rilancio” prevede che all’articolo 3 del codice della strada, che elenca gli elementi realizzabili in una strada, venga aggiunta anche la “corsia ciclabile”, «una parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede».
Si stratta in estrema sintesi di uno spazio ricavato per le biciclette sul lato destro della corsia di una strada urbana, pitturato con la vernice. Una definizione simile si trova anche in un decreto ministeriale del 2000 che regola la costruzione di piste ciclabili, in cui le corsie ciclabili vengono definite “corsie riservate”.
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