L’hai sempre fatto ma da oggi scatta l’arresto: devi lasciare queste cose nella tua auto | Ti portano via ammanettato
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Le nuove regole sono molto severe: anche un piccolo gesto mentre si guida può trasformarsi in un reato con multe e carcere. Ecco cosa non bisognerebbe mai lasciare fuori dall’auto.
Per lungo tempo gli automobilisti italiani hanno pensato che gettare un mozzicone o una cartaccia dal finestrino fosse solo un gesto maleducato, non che configurasse un vero e proprio reato.
Con il Decreto Legge n. 116, entrato in vigore il 9 agosto, però, il Governo ha deciso di inasprire in modo netto le sanzioni per chi abbandona rifiuti dai veicoli.
Ora non si rischia solo una multa: in certi casi può scattare l’arresto, la sospensione della patente o perfino la confisca dell’auto. E non serve più essere colti sul fatto.
Le immagini delle telecamere comunali, autostradali o di esercizi privati possono bastare per individuare la targa e far partire il procedimento. La misura si è resa necessaria per combattere questa cattiva abitudine diffusa.
Gettare rifiuti dal finestrino: cosa prevede il nuovo Decreto
Prima della riforma, per punire chi lanciava rifiuti dall’auto serviva la presenza diretta delle forze dell’ordine. Solo se una pattuglia assisteva alla scena e fermava il conducente, si poteva procedere con la multa. Ora invece basta un video nitido della targa per far scattare la sanzione. Le immagini possono arrivare da qualsiasi sistema di sorveglianza, anche privato, e vengono utilizzate per incrociare i dati con quelli della Motorizzazione.
Attualmente, quindi, non serve più il controllo su strada, ma un fotogramma chiaro è sufficiente per identificare il responsabile. Si tratta di un passo avanti importante per combattere una pratica che danneggia l’ambiente e mette a rischio la sicurezza di chi viaggia.

Sanzioni e rischi penali: ecco cosa succede a chi butta rifiuti in strada
Le sanzioni previste dal decreto sono molto più pesanti rispetto al passato. Gettare un piccolo rifiuto, come un fazzoletto o un mozzicone di sigaretta, può costare fino a circa 1.100 euro. Se invece si tratta di rifiuti più grandi, come una bottiglia o un sacchetto, si rischiano conseguenze penali. L’ammenda può arrivare fino a 18.000 euro. Nei casi più gravi, come se il gesto avviene in aree protette o mette in pericolo l’ambiente, è prevista la reclusione da 6 mesi fino a 7 anni.
Chi viene riconosciuto colpevole può subire la sospensione della patente fino a 6 mesi e la confisca del veicolo. Se il mezzo è aziendale, anche il datore di lavoro può essere ritenuto responsabile per mancata vigilanza e rischiare fino a 5 anni e mezzo di carcere.
