Libretto di circolazione, da domani toglilo sempre dalla macchina: se te lo trovano così sono guai | 170€ di multa immediata

Libretto di circolazione in macchina

Libretto di circolazione in auto - mobilitasostenibile.it

Il libretto di circolazione può diventare un’arma a doppio taglio: cosa dobbiamo sapere sui nuovi controlli stradali.

Del CED se ne parla spesso, poiché – come tutte le cose nuove – va conosciuto e interpretato. In primo luogo, ricordiamo cos’è: un archivio centralizzato che raccoglie dati su targhe, patenti, libretti, assicurazioni, revisioni, fermi amministrativi e sanzioni.

Questo vuol dire che oggi (grazie al sistema in vigore dal 1° giugno 2025), durante un normale controllo su strada, le forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Vigili) possono accedere in tempo reale a queste informazioni semplicemente digitando la targa nel tablet o in un dispositivo mobile.

E a che serve allora il libretto di circolazione nell’era digitale? Serve, eccome. Contiene informazioni che nessun database può mostrare. Ma non a tutti potrebbe far comodo che vengano lette.

Cosa si vede (e si scopre) con il CED

Nel momento in cui l’agente inserisce la targa nel tablet, si apre una vera e propria scheda tecnica e amministrativa del veicolo. Non c’è bisogno del libretto: il sistema centrale mostra tutto quello che serve per capire, al volo, se l’auto è in regola o se c’è qualcosa che non torna.

Cosa compare esattamente? Dati anagrafici del veicolo, nome dell’intestatario, tipo di alimentazione, potenza, classe ambientale, scadenza della revisione, eventuali fermi amministrativi o blocchi fiscali, assicurazione attiva, denunce di smarrimento o furto, sanzioni pregresse e perfino la situazione della patente del conducente (punti, sospensioni, scadenza, ecc.).

Insomma, in pochi secondi, l’agente ha davanti una mappa completa della vita del veicolo e, in parte, del suo conducente. E tutto questo senza chiedere un solo foglio. Eppure quel foglio ci vuole e non averlo con sé comporta una sanzione da 170€. Il fatto è che per alcuni, avercelo, potrebbe andare anche peggio.

carta di circolazione
Differenza tra dati del CED e della carta di circolazione – mobilitasostenibile.it

Il libretto? Perché alcuni lo dimenticano apposta

Il fatto è che, per alcuni, avere il libretto in tasca potrebbe addirittura peggiorare le cose. Ed è qui che il comportamento ‘distratto’ di certi automobilisti assume una sfumatura molto più lucida. Perché sì, ci sono casi in cui non mostrare subito il libretto è una scelta precisa, fatta per prendere tempo o, meglio ancora, per evitare che l’agente legga qualcosa che sul CED non compare.

Modifiche non omologate, allestimenti irregolari, uso speciale del veicolo non più aggiornato: tutto questo è visibile solo sul documento cartaceo, non nelle banche dati digitali. E quindi? Quindi alcuni, pur sapendo che verranno multati per l’assenza del libretto, preferiscono pagare quei 42–173€ e prendersi il tempo per sistemare la situazione prima di mostrarlo. È Legale? Assolutamente no, ma più comune di quanto si pensi.

Certo, la legge impone che dopo la multa ci si debba presentare in caserma entro un termine preciso, con il libretto in originale. E non è un invito: se non ci si presenta, scatta una seconda sanzione, ben più salata – da 431 a 1.734€.

Ma – e qui sta la furbizia – non sempre questo obbligo scatta davvero. Il comma 8 dell’art. 180 stabilisce infatti che se gli agenti riescono a verificare tutto online, non c’è bisogno di tornare in caserma. Basta così.

Morale? Chi spera che l’agente si accontenti del CED, ci prova. Magari gli va bene. E intanto evita di far leggere proprio quella riga sul libretto che non dovrebbe esserci.