Libretto di circolazione, legge scambio nome già approvata: non puoi più guidare l’auto di un altro | 3000€ di multa e libretto ritirato

Uomo-triste-Foto-di-Ivan-Samkov-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it

Uomo-triste-Foto-di-Ivan-Samkov-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it

Ci sono nuove regole da rispettare per chi utilizza un’auto intestata ad altri: ecco quali sono gli obblighi, le scadenze e le sanzioni più severe previste dal nuovo Codice della Strada.

L’inasprimento delle regole del Codice della Strada ha riportato in auge il tema dei controlli sui veicoli e delle regole legate al libretto di circolazione.

La normativa aggiornata, contenuta nell’articolo 94, chiarisce in modo netto un punto che spesso crea confusione riguardo all’identità di chi utilizza un’auto per lungo tempo senza esserne il proprietario.

In particolare, il Ministero dei Trasporti ha previsto una serie di obblighi per evitare che un veicolo risulti intestato a una persona, ma usato in modo continuativo da un’altra.

La misura punta a garantire maggiore trasparenza e a impedire abusi o elusioni fiscali: sono, infatti, previste multe salate per chi non rispetta i tempi e le comunicazioni richieste dalla legge.

Quando serve aggiornare il libretto di circolazione dell’auto per evitare multe salate

Ogni volta che un’auto cambia proprietario, o viene data in usufrutto o in leasing con opzione di acquisto, l’aggiornamento del libretto è obbligatorio. L’acquirente o l’utilizzatore devono comunicare il cambio entro sessanta giorni dalla firma dell’atto al Dipartimento dei Trasporti. Solo così viene emessa una nuova carta di circolazione con i dati corretti.

L’obbligo riguarda anche il cambio di residenza o di sede legale, nel caso in cui il proprietario del veicolo sia una società. Chi non rispetta questi termini rischia sanzioni comprese tra 727 e 3.629 euro. Le autorità possono inoltre sospendere temporaneamente la validità del documento fino a quando non vengono effettuati gli aggiornamenti richiesti.

Uomo-in-auto-Foto-di-Karola-G-da-Pexel
Uomo-in-auto-Foto-di-Karola-G-da-Pexel

Cosa fare se si usa l’auto di qualcun altro per più di 30 giorni: rischi e obblighi

Il Codice della strada stabilisce anche che chi utilizza un’auto non intestata a sé per più di trenta giorni deve dichiararlo. Succede, per esempio, quando si guida un’auto di famiglia, aziendale o di un conoscente in modo continuativo. In questi casi entro trenta giorni bisogna comunicare i dati al Dipartimento dei Trasporti per l’annotazione sull’Archivio Nazionale dei Veicoli e sulla carta di circolazione.

Se non si adempie a questo obbligo, la sanzione è la stessa prevista per la mancata registrazione del passaggio di proprietà. Ci si ritrova a dover pagare una multa che arriva fino a 3.629 euro. Non è tutto: chi viene fermato senza aver aggiornato i dati rischia il ritiro immediato del libretto, che viene restituito solo dopo la regolarizzazione della posizione.