“Ma il semaforo era verde” “Non me ne frega niente”: tutti multati al passaggio semaforico | Una vera tragedia

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Passare al semaforo con la luce verde a volte non basta per il rispetto delle regole del Codice della Strada: ecco i casi in cui si rischia la multa.
Molti automobilisti pensano che, se il semaforo è verde, si possa passare e proseguire per la propria strada senza problemi. In realtà non è sempre così.
Ci sono situazioni in cui anche chi rispetta il verde può essere multato e perdere punti preziosi sulla patente.
Può sembrare assurdo, ma il Codice della Strada precisa che la luce verde del semaforo non significa libertà totale.
Il verde semaforico indica, più precisamente, che si può procedere in tranquillità se le condizioni lo permettono, quindi non in modo assoluto.
In quali casi si può essere multati anche passando con il semaforo verde
Può capitare che mentre ci si accinge a passare con il semaforo verde ci siano pedoni che attraversano, veicoli provenienti dalla direzione opposta o segnali orizzontali che impongono una certa corsia. Anche una semplice distrazione, come fermarsi oltre la linea bianca o svoltare da una corsia sbagliata, può far scattare la multa.
Anche con il verde, se un pedone sta già attraversando sulle strisce, bisogna fermarsi. Ignorarlo può costare da 167 a oltre 600 euro e la perdita di 8 punti. Lo stesso vale se si svolta senza dare la precedenza a chi arriva dalla direzione opposta. Altri casi frequenti di sanzioni con semaforo verde riguardano chi supera la linea di arresto o chi non rallenta in presenza di ostacoli, incidenti o veicoli in panne.

La segnaletica orizzontale conta più della luce del semaforo: cosa ha deciso la Cassazione
Non bisogna dimenticare che esistono poi gli incroci con semafori di corsia. In queste tipologie di incroci se si cambia corsia all’ultimo momento o si effettua una manovra non consentita, anche se la luce è verde, si viene sanzionati. Le telecamere e i sistemi automatici registrano facilmente questi errori e le multe che possono arrivare a 300 euro e decurtazione di punti.
Un episodio emblematico si è verificato a Lodi, dove un automobilista era passato con il verde, ma aveva svoltato a sinistra dalla corsia centrale invece che da quella dedicata alla svolta. Dopo il ricorso in Cassazione, la sentenza n. 8412 del 2016 gli ha dato torto. Secondo la Corte il semaforo di corsia regola solo i veicoli che si trovano nella corsia corretta, non chi cambia direzione all’ultimo secondo. Il tribunale ha precisato che non conta il colore del semaforo, ma il rispetto della segnaletica orizzontale.