Ministero dei trasporti lo ha approvato: 4200€ a fondo perduto per l’acquisto di una nuova macchina | Te li mettono diretti sul conto

Auro in concessionaria

Bonus auto 2025/2026 - mobilitasostenibile.it

Il Ministero dei Trasporti ha chiesto alle società energetiche di erogare bonus fino a 4.200€ a favore dell’acquisto di un’auto.

Il conto alla rovescia sta scadendo. Sono anni che l’Unione Europea spinge con direttive e regolamenti per la riduzione delle emissioni e l’efficienza energetica. Anni in cui gli Stati cercano una soluzione a uno dei problemi più diffusi: parchi auto da svecchiare e poca partecipazione da parte degli automobilisti nel voler (o poter) passare a tecnologie a basse emissioni. Da qui la nascita di diversi incentivi che presto prenderanno vita.

Basti pensare ai fondi del PNRR, che in buona parte erano stati destinati dal governo alla creazione di colonnine elettriche in Italia e successivamente all’acquisto di auto elettriche. Ecco, con lo stesso principio si dà il via a una nuova iniziativa, ma stavolta i fondi non proverranno dalle tasche dello Stato.

Come funziona il nuovo incentivo auto

Oggi oltralpe l’aiuto varia in base al reddito: chi ha un reddito fiscale di riferimento fino a 16.300€ può ottenere fino a 4.200€ di contributo, chi si colloca nella fascia 16.301–26.200€ riceve sempre fino a 4.200€, mentre per i redditi più alti l’aiuto scende a circa 3.100€.

La logica punta sul ‘dare di più a chi ha meno’, senza però escludere del tutto chi si trova in una fascia più agiata. È un compromesso che ha permesso al governo francese di sostenere la transizione ecologica senza attingere alle casse pubbliche già in difficoltà, ma sfruttando il fondo alimentato dai certificati energetici obbligatori per le società del settore. Ed è qui che scatta la domanda inevitabile: e in Italia? Abbiamo fatto qualcosa di simile?

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Incentivi auto – mobilitasostenibile.it

Il richiamo al PNRR e i fondi italiani

Sì, anche l’Italia ha scelto un percorso analogo, ma con importi decisamente più alti per chi ha redditi bassi. Dal 2025 il nuovo bonus auto prevede fino a 11.000€ di contributo per chi ha un ISEE sotto i 30.000€, mentre chi si colloca tra 30.000 e 40.000€ può comunque contare su un incentivo fino a 9.000€. Non restano fuori neppure i redditi medio alti, anche se con cifre inferiori.

A differenza della Francia, l’Italia ha deciso di affiancare a questo sistema i fondi del PNRR, in parte destinati alle infrastrutture di ricarica e in parte agli incentivi diretti per le auto elettriche. In pratica si cerca di tenere insieme due obiettivi: da un lato sostenere maggiormente chi ha meno, dall’altro non bloccare del tutto l’accesso a chi ha redditi più elevati.

La differenza sostanziale è nei numeri: in Francia il tetto massimo è 4.200€, in Italia si arriva quasi al triplo, sebbene con paletti ben precisi (e non irrilevanti) come la rottamazione di un veicolo inquinante (entro gli standard previsti) e redditi massimi meno generosi. Ma la domanda resta aperta – alla fine questo sforzo basterà davvero a convincere gli automobilisti a cambiare auto?