Mobilità Sostenibile: l’Osservatorio Legambiente-Ipsos conferma necessità incentivi per transizione elettrica

Gli italiani quando possono si spostano a piedi o in bicicletta “perché è importante per la salute”, ma per gli spostamenti quotidiani preferiscono ancora la propria auto. Quanto ai nuovi mezzi elettrici, è sempre l’auto a prevalere di gran lunga rispetto a scooter, bici e monopattini elettrificati.

La 2a edizione dell’Osservatorio sugli stili di mobilità degli italiani, promosso da Legambiente in collaborazione con Ipsos e, da quest’anno, con la partnership di UNRAE, conferma ancora una volta la centralità dell’auto privata come mezzo di trasporto preferito.

Il campione intervistato ha un’età media di 47 anni, è composto per il 51% da donne e 49% da uomini, così distribuito geograficamente: 45% al Nord, 20% al Centro e 35% al Sud del Paese. Infine, il 54% degli intervistati presenta un’occupazione stabile.

Il 93% degli intervistati su scala nazionale ha usato la propria auto nell’ultima settimana, un dato che si ritrova con piccole variazioni anche nelle 5 grandi aree metropolitane esaminate: 90% a Torino, 88% a Napoli, 87% a Roma, 84% a Firenze, 83% a Milano.

La predilezione degli italiani per l’auto è dovuta principalmente alle notorie carenze quali-quantitative del trasporto pubblico: tratte non coperte (35%), frequenza corse insufficiente e orari non affidabili​ (19%), mezzi scomodi, non climatizzati e poco puliti​ (13%), necessità di accompagnare persone con limitazioni di mobilità, come bambini, anziani o disabili (14%).

Rispetto a 4-5 anni fa, il 28% degli intervistati oggi usa l’automobile in modo più frequente, il 50% come prima, il 18% di meno, con un saldo di 10 punti percentuali a favore di chi la usa di più: un risultato da collegare verosimilmente alle conseguenze della pandemia.

E la transizione all’elettrico? Il 67% è d’accordo ad accelerare l’elettrificazione dei trasporti, anche a fronte di costi economici, e le percentuali sono ancora più elevate nei centri urbani come Firenze (72%), Milano (73%), Napoli (75%), Roma (76%); sotto la media nazionale è Torino con 62%.

E se l’82% degli intervistati si dichiara intenzionato ad acquistare o noleggiare un’auto elettrica, fra le diverse condizioni per poterlo fare ci sono sufficienti incentivi economici (59%), disponibilità di punti di ricarica in città (47%) e/o fuori città (41%), ricarica più veloce (47%). Non risultano invece essere un problema, a differenza di anche solo pochi anni fa, né le performance delle auto (23%) né la disponibilità di modelli (19%).

Volendo acquistare o noleggiare un nuovo mezzo elettrico nei prossimi 1-2 anni, il 64% opterebbe per un’auto ibrida, il 59% per una plug-in, il 53% per una elettrica pura. Se è l’auto elettrica il mezzo che la maggioranza (53%) preferisce, come auto principale (81%) non usata ma nuova (83%), la modalità preferita è ancora l’acquisto (80%).

Quanto al costo, il 36% degli intervistati non ritiene accettabile pagare di più per un’auto elettrica rispetto ai modelli tradizionali, mentre il 25% sarebbe disposto a spendere fino al 10% in più e il 16% si spingerebbe anche oltre il 15% di sovrapprezzo. A parte il potere d’acquisto, su queste risposte pesa anche la consapevolezza – non ancora molto diffusa – dei risparmi che l’auto elettrica offre sulle spese d’esercizio.

Ma oltre al costo dell’auto, c’è il problema della ricarica: gli intervistati nel loro insieme vorrebbero colonnine diffuse dovunque, dalle stazioni di servizio (21%) ai parcheggi dei centri commerciali (20%), alle autostrade (18%), ai garage (17%), con la quota più alta (24%) che indica l’abitazione o il condominio. Ma per l’installazione domestica pesano le difficoltà burocratiche ed economiche, soprattutto in città come Roma, Napoli e Torino.

Al tema della ricarica è legato quello dell’autonomia: la richiesta di chi è disposto ad acquistare un’auto elettrica risulta pari in media a 435 km, e nelle grandi città anche meno (il minimo a Napoli, 355 km). Si tratta di valori ormai disponibili in una larga quota dell’attuale offerta di prodotto.

“Le Case costruttrici giocano un ruolo di primo piano nella transizione energetica – afferma il Direttore Generale di UNRAE Andrea Cardinali. L’elettrico oggi è la soluzione commercialmente più matura per affrontare questa sfida, ma la transizione deve essere sostenuta e accompagnata per un periodo sufficientemente lungo, con incentivi e un’adeguata infrastrutturazione”. “È bene poi ricordare – prosegue Cardinali – che bisogna impegnarsi anche nella decarbonizzazione della produzione della stessa energia elettrica. E un altro aspetto fondamentale di questo processo è il passaggio dalla proprietà diretta al noleggio dei veicoli, che però – almeno sinora – è stato sostanzialmente escluso dagli incentivi per il 2022-2024”.

MobilitaSostenibile.it

Recent Posts

Toyota l’ha fatto di nuovo: Aygo X ti salva il portafoglio | Consumi record

La nuova Toyota Aygo X rivoluziona il concetto di city car con consumi da record.…

9 ore ago

BYD | La compatta ibrida per l’Europa: Dettagli e data

BYD prepara una nuova compatta ibrida plug-in, la Dolphin G, per l'Europa. Prevista per il…

11 ore ago

Assicurazioni 2026: Aumento ufficiale già comunicato | Ecco quanto ti costerà in più

Il 2026 porterà rincari salati per gli automobilisti italiani. Tra aumenti assicurativi per le garanzie…

1 giorno ago

NUOVA BMW SERIE 3 | Ecco cosa sappiamo: La verità sul suo motore

La prossima BMW Serie 3 si svela, pur camuffata! Basata su piattaforma CLAR 2, promette…

2 giorni ago

Auto parcheggiata regolarmente ma multata lo stesso: conta più il cartello che il marciapiede | il caso che fa ricorso

Può sembrare assurdo, ma anche un’auto parcheggiata in modo apparentemente corretto può essere multata: in…

2 giorni ago

Incidente senza colpa: puoi pagare lo stesso | il cavillo legale che sorprende molti automobilisti

Essere coinvolti in un incidente senza averne colpa non significa sempre uscire indenni dal punto…

2 giorni ago