Non acquistare mai queste auto, dopo 1 anno il loro valore crolla completamente | Valgono meno di zero

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Il prezzo di alcune automobili comincia a scendere subito dopo l’acquisto: ecco perché rivendere questi veicoli può diventare un vero problema.

Comprare un’auto nuova è un momento entusiasmante, ma c’è un dettaglio che spesso si sottovaluta: la perdita di valore.

Dal momento in cui si esce dalla concessionaria, il prezzo dell’auto scende già di una percentuale importante e col passare dei mesi continua a diminuire.

Alcuni modelli riescono a mantenere meglio il loro valore, ma ce ne sono altri che si svalutano in modo drastico, al punto da valere pochissimo già dopo un anno.

Una ricerca condotta su oltre 72 milioni di veicoli in diverse parti del mondo ha mostrato chiaramente quali marchi sono più penalizzati. I dati confermano che non tutte le case automobilistiche hanno lo stesso destino: ci sono marchi che reggono bene nel tempo e altri che, invece, finiscono per diventare un investimento davvero poco conveniente.

Svalutazione automobile: quali sono i fattori che incidono sulla perdita di valore

La svalutazione è la differenza tra quanto si paga un’auto nuova e quanto vale quando la si rivende. Per esempio, se una vettura acquistata a 100.000 euro viene ceduta dieci anni dopo a 20.000 euro, significa che ha perso l’80% del valore. Naturalmente contano fattori come l’età, i chilometri percorsi e la manutenzione, ma la verità è che alcuni marchi crollano più in fretta di altri.

Pick-up, SUV robusti e auto sportive di solito mantengono meglio il loro prezzo, mentre altre case registrano cali molto pesanti. Chrysler, Audi, Seat, Škoda e Infiniti sono tra i nomi che hanno mostrato la perdita più rapida, arrivando in certi casi a vedere sparire oltre il 95% del valore iniziale. Chi pensa di rivendere dopo pochi anni, va incontro a forti perdite.

Vendita-auto-Foto-di-Antoni-Shkraba-Studio-da-Pexels-MobilitàSostenibile
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Quali sono i marchi di automobili che registrano la maggiore svalutazione

Il caso più estremo riguarda Chrysler, che nel lungo periodo riesce a conservare solo una piccola parte del prezzo di partenza. A seguire ci sono Audi, Seat, Škoda e Infiniti, tutti marchi che registrano cali molto alti. I motivi sono diversi: manutenzione costosa, poca richiesta nel mercato dell’usato, numerosi richiami tecnici o semplicemente scarso interesse dei compratori. Al contrario, marchi come Porsche e Toyota riescono a difendere meglio il loro valore grazie alla reputazione, all’affidabilità e alla domanda costante.

Questo non influisce solo su chi compra per poi rivendere, ma anche su chi sceglie formule come il leasing. Più alto è il valore residuo di un’auto, più bassi saranno i costi mensili.