“Non sono cieco, ci vedo perfettamente”: rinnovo bocciato e addio patente a 74 anni | Oggi è diventata attiva la nuova legge

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Una nuova regola cambia il modo di guidare l’automobile e, soprattutto, la libertà di farlo in totale autonomia per alcune categorie di automobilisti italiani.
Il Codice della Strada si è fatto molto più severo: grande attenzione viene posta alla sicurezza di tutti gli utenti della strada, che si tratti di automobilisti, passeggeri, pedoni, motociclisti o ciclisti.
Per questo motivo è entrata in vigore una nuova norma che cambia profondamente le regole per il rinnovo della patente. Chi ha raggiunto un certo numero di anni con la licenza di guida non potrà più rinnovarla, anche se è ancora in ottima forma.
Non conta avere una vista perfetta, riflessi pronti o una mente lucida: la legge stabilisce un limite preciso e oltre quel limite non si può più guidare.
La disposizione, già ufficiale, stabilisce che una volta superata una certa durata del documento, non sarà più possibile estenderne la validità. Questo significa che anche una persona di 92 anni, in piena forma fisica e mentale, dovrà rinunciare definitivamente alla guida.
Rinnovo della patente: quale età viene considerata come limite invalicabile
A differenza di quanto si potrebbe pensare, la norma non riguarda chi compie 74 anni di età, ma chi possiede la patente da 74 anni. Si tratta di un dettaglio molto importante da valutare. Ad esempio, chi ha preso la patente a 18 anni, non potrà più rinnovarla una volta compiuti 92 anni. Il nuovo sistema fissa un limite preciso e identico per tutti, senza considerare visite mediche, test o condizioni personali.
L’obiettivo è rendere tutto più uniforme, eliminando i casi eccezionali e le valutazioni soggettive. Questo approccio impedisce, però, di valutare chi, nonostante l’età avanzata, sarebbe ancora perfettamente in grado di guidare in sicurezza. Da molti è visto come un pensionamento forzato al volante, che non tiene conto delle reali capacità.

Automobilisti italiani anziani privati della patente: scatta la polemica
La nuova regola nasce con l’intento di semplificare e rendere più chiaro il sistema, evitando valutazioni caso per caso. Dal momento che sempre più persone anziane restano attive e autonome, la scelta di fissare un limite così rigido sta già facendo discutere. Secondo molti esperti, la norma appare superata e penalizzante.
Anche se le statistiche mostrano che molti over 80 godono ancora di buona salute, non è prevista alcuna eccezione per chi dimostra di poter guidare senza rischi. Così, chi ha compiuto 90 anni e ha preso la patente da giovane, oggi si trova costretto a rinunciare per sempre all’auto.