Nuova tecnica di furto, in 2 minuti si portano via la tua macchina: ecco come evitarlo

Nuova tecnica di furto auto - mobilitasostenibile.it
Quattro malviventi, due minuti e un vero e proprio colpo andato a segno a cielo aperto: ecco come i ladri rubano auto inosservati.
Due minuti non sono simbolici, ma reali. In questo arco di tempo, quattro ladri muniti di passamontagna e di un piccolo dispositivo elettronico sono riusciti a mettere a segno un furto in piena regola, portando via un SUV in via XX Settembre, una delle zone più trafficate di Cerignola.
Tutto questo nel tempo di un caffè, sotto lo sguardo indifferente dei passanti, che non hanno nemmeno provato a fermare il colpo. Qualcuno li ha filmati, ma a debita distanza, scatenando la bufera dell’assessora.
Eppure, questo colpo chirurgico è la prova che la tecnica non è nuova, e che si rivela pericolosa proprio per la velocità con cui possono essere manomessi anche veicoli relativamente nuovi e – sulla carta – sicuri.
Furto auto 2.0: non servono chiavi, basta una ruota posteriore e un dispositivo da pochi centimetri
Altro che vetri rotti o sirene d’allarme. Per rubare certi SUV oggi non servono arnesi rumorosi o colpi di fortuna. Basta sapere dove mettere le mani. E loro lo sapevano benissimo. Nel video si vede uno dei ladri armeggiare sotto la ruota posteriore: lì, nascosti dietro un rivestimento in plastica, passano i cavi del sistema elettronico dell’auto, il CAN-BUS. È una rete che collega i comandi – accensione, portiere, antifurto – e che, se manipolata nel modo giusto, diventa una chiave invisibile.
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Con buone probabilità, i malviventi hanno sollevato il passaruota, trovato il punto giusto e collegato un piccolo dispositivo, grande quanto una chiavetta USB. In meno di un minuto, il sistema ha risposto come se avessero usato il telecomando originale: porte sbloccate, antifurto disattivato, motore pronto. Nessun allarme, nessuna resistenza. Il SUV si è acceso e ha obbedito.
Una tecnica che non lascia segni, difficile da tracciare e ancora più difficile da spiegare a un assicuratore. Ed è qui che inizia la parte più importante: capire come si può evitare che accada anche alla propria auto.

Come difendersi da questi furti-lampo
Non basta chiudere l’auto o parcheggiarla in centro. Quando i ladri usano tecniche elettroniche, le regole cambiano. E anche le difese vanno ripensate. La prima, la più semplice, è un blocco fisico al volante. Quello con la chiave a scatto, uscito dagli anni Novanta. Non è elegante, ma è visibile e fastidioso. Quando il tempo è tutto, anche dieci secondi in più possono bastare.
Poi c’è la custodia schermata per la chiave, specie se è keyless. Costa poco, si trova ovunque e impedisce che qualcuno ne intercetti il segnale anche da casa.
Il terzo consiglio è più tecnico: installare un antifurto che protegga il cablaggio CAN-BUS. Alcuni sistemi criptano il segnale o interrompono fisicamente la linea quando l’auto è spenta. I ladri ci provano, ma non ottengono risposta.
Infine, se l’auto è nuova, vale la pena chiedere al concessionario o al meccanico se esistono aggiornamenti di sicurezza o protezioni supplementari per quel modello. Alcuni costruttori si stanno già muovendo.
Nessun sistema è infallibile. Ma complicare la vita a chi ruba – oggi – è già un ottimo punto di partenza.