Nuovo Codice della Strada, 8000€ di multa e patente nel bidone: “Avevo fatto una semplice inversione” | Non puoi più farlo

Autostrada- Foto di Pixabay da Pexels-MobilitàSostenibile.it
Nuove regole per la sicurezza in autostrada: i controlli si fanno più serrati e le sanzioni sfiorano i massimi storici quando si tratta di inversione di marcia.
L’inversione di marcia in autostrada è tra le infrazioni più pericolose previste dal Codice della Strada. Non si tratta solo di un comportamento scorretto, ma di un gesto che può trasformarsi in tragedia.
Le autostrade italiane sono progettate per garantire una circolazione rapida e continua. In questo contesto l’inversione, soprattutto su carreggiate principali, svincoli o rampe d’accesso, espone chi la compie e gli altri utenti a rischi estremi.
Nessun automobilista si aspetta, infatti, di incontrare veicoli contromano mentre sta viaggiando e si trova del tutto impreparato ad affrontare il pericolo.
Per questo motivo, il legislatore ha deciso di irrigidire ulteriormente il quadro sanzionatorio. La novità non riguarda solo l’entità economica delle multe, ma coinvolge anche misure accessorie come la revoca della patente e il fermo o la confisca del veicolo in caso di recidiva.
Inversione di marcia in autostrada: quali sono le sanzioni e le conseguenze previste
In particolare, secondo l’articolo 176 del Codice della Strada, chi effettua un’inversione in autostrada è soggetto a una sanzione amministrativa da 2.046 a 8.186 euro. Per questa infrazione è prevista anche la revoca della patente di guida e il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi. Nei casi di recidiva, il veicolo può essere sottoposto a confisca amministrativa. La norma riguarda anche la retromarcia sulla carreggiata o nelle corsie d’emergenza, che viene punita con un’ulteriore sanzione da 430 a 1.731 euro.
Ci sono, però, alcune eccezioni. Ad essere esentati da questo tipo di multe per inversione di marcia sono solo i mezzi di soccorso, polizia, vigili del fuoco e veicoli dell’ente gestore dell’autostrada, purché siano autorizzati e con dispositivi visivi in funzione.

Dispositivi di rilevamento infrazioni in autostrada: i nuovi tutor
Dal 7 marzo 2025 sono in funzione i nuovi Tutor 3.0, un sistema avanzato di rilevamento capace di individuare anche i veicoli che circolano in senso contrario. Questi dispositivi sono stati installati in tratti critici delle principali autostrade italiane. Sulla A1 Milano-Napoli operano tra Chiusi e Monte San Savino, così come tra Castelnuovo di Porto e Settebagni. Sono attivi anche sulla A27 Mestre-Belluno, sulla A9 Lainate-Como-Chiasso, sulla A14 Bologna-Taranto e sulla A11 Firenze-Pisa Nord.
Questi nuovi tutor non si limitano a rilevare la velocità media, ma intervengono per segnalare tempestivamente situazioni di guida anomala, inclusi gli imbocchi contromano. In questo modo si prova a prevenire incidenti gravi, accorciando i tempi di intervento delle forze dell’ordine e migliorando la sicurezza complessiva della rete autostradale.