Nuovo Codice della strada, basta una violazione e ti ritrovi senza patente: ecco l’abitudine che devi toglierti

Uomo-triste-Foto-di-cottonbro-studio-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it

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Una piccola abitudine può costare cara: ecco cosa cambia con le nuove norme del Codice della Strada e perché si rischia il ritiro della patente.

Il nuovo Codice della Strada, approvato con la legge del 25 novembre 2024 n. 177, cambia profondamente le regole per chi si mette al volante.

Non si parla solo di multe più salate, ma anche di sanzioni immediate che possono portare alla sospensione della patente già alla prima violazione.

L’obiettivo è quello di ridurre il numero di incidenti legati alla distrazione, una delle principali cause di pericolo sulle strade italiane.

Da metà dicembre 2024 è entrato, quindi, in vigore un sistema più severo, che punta a colpire in modo diretto chi, anche solo per pochi secondi, distoglie l’attenzione dalla guida.

Distrazioni alla guida: quali sono i dispositivi assolutamente vietati

Un gesto all’apparenza innocuo, come controllare una notifica o rispondere a una chiamata, può ora trasformarsi in un problema serio con conseguenze immediate. Le modifiche alle normative riguardano in particolare l’articolo 173 del Codice della Strada. Il nuovo testo vieta l’uso durante la marcia di telefoni, tablet, notebook o qualsiasi altro dispositivo che richieda di togliere le mani dal volante, anche solo per pochi istanti.

Sono vietate anche le cuffie sonore, ma è consentito l’utilizzo di un dispositivo “a viva voce” o con auricolare che consenta di mantenere entrambe le mani libere. Chi viene sorpreso a usare lo smartphone mentre guida rischia una multa da 250 a 1.000 euro e la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. Se la stessa persona commette di nuovo l’infrazione entro due anni, la sanzione aumenta. In questo caso la multa sale fino a 1.400 euro e la patente può essere sospesa fino a tre mesi.

Telefono-alla-guida-Foto-di-Tim--Samuel-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it
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Cosa si rischia quando si utilizza lo smartphone al volante

La norma non lascia più margini di tolleranza. Anche leggere un messaggio o toccare lo schermo del telefono mentre si è in coda o fermi al semaforo è considerato “uso del dispositivo durante la marcia”. Praticamente basta una sola violazione per perdere la patente, senza bisogno di recidive o casi gravi. La sospensione scatta subito dopo l’accertamento, anche se la comunicazione ufficiale della Prefettura può arrivare con ritardo per motivi amministrativi.

Per evitare sanzioni è fondamentale abbandonare del tutto questa abitudine e utilizzare sistemi vivavoce o attendere di essere fermi e in sicurezza prima di toccare il telefono. La distrazione non è più tollerata: chi guida deve avere le mani sul volante e deve essere concentrato sulla strada.