Patente B, se sei pensionato la devi abbandonare per forza: provvedimento passato per forza | Voi anziani siete pericolosi per la circolazione

Patente over 65- Foto di Andrea Piacquadio da Pexels-MobilitàSostenibile.it
Non basta più sentirsi in forma: per alcuni over 65 scatta lo stop alla guida dopo diverse difficoltà riscontrate per il rinnovo.
Una nuova interpretazione delle norme sul rinnovo della patente sta creando sconcerto tra i pensionati che ancora guidano l’automobile.
Secondo quanto stabilito da recenti aggiornamenti normativi dopo aver raggiunto l’età pensionabile possono scattare limitazioni importanti.
Nel caso di automobilisti anziani, infatti, i dubbi sull’idoneità fisica o psicologica sono particolarmente accentuati.
I controlli volti a garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada si fanno più rigorosi e gli esami più severi.
Over 65: il rinnovo della patente si fa più difficile e sottoposto a controlli severi
Il riferimento normativo principale a cui fare riferimento è l’articolo 115 del Codice della Strada. Questa specifica legge prevede regole specifiche per chi ha superato una certa età e intende continuare a mettersi al volante. In particolare, dai 65 anni in poi, chi guida mezzi appartenenti alle categorie C e D, le patenti per il trasporto merci e persone, deve presentare certificati medici più approfonditi. In ogni caso non è possibile procedere con la guida di questo tipo di veicoli oltre i 68 anni.
Per quanto riguarda la patente B, invece, non esiste un limite di età assoluto, ma dal compimento del 70° anno di età in poi la validità della patente si riduce a due anni. Ogni rinnovo richiede una verifica accurata dell’idoneità alla guida, eseguita da specialisti in medicina legale. In presenza di patologie invalidanti, decadimento cognitivo o problemi visivi o motori, l’idoneità può essere negata, con conseguente sospensione della patente.

Massima attenzione ai pensionati alla guida: l’obiettivo è aumentare la sicurezza
Di base attualmente in Italia, quindi, un pensionato non viene escluso a priori dall’abilitazione alla guida. Questa facoltà viene negata solo nel caso in cui venga accertata una non idoneità alla conduzione di un mezzo in sicurezza. La verifica della capacità di continuare a guidare si controlla attraverso visite mediche obbligatorie, con esiti che possono variare anche in base alla regione o alla commissione sanitaria coinvolta.
Il concetto alla base di questo sistema è quella della massima prevenzione: l’obiettivo non è punire chi ha raggiunto l’età pensionabile, ma tutelare l’incolumità del conducente e degli altri utenti della strada che possono essere coinvolti. In alcuni casi, anche con patente formalmente in regola, si può ricevere un provvedimento che impedisce di guidare. Una misura drastica, ma prevista dalla legge, che interviene solo quando emergono elementi concreti di rischio per la sicurezza stradale.