Patente, Matteo Salvini istituisce il limite di età: a 68 anni la dovete mollare | Dovete tornare in RSA

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Guidare dopo una certa età comporta una serie di rischi notevoli: ecco perché le regole si sono inasprite e sono stati stabiliti dei limiti che non è possibile superare.
Il tema della guida in età avanzata è sempre più discusso, soprattutto per chi lavora nel trasporto delle merci. In Italia la maggior parte delle consegne viaggia su gomma, grazie a migliaia di autisti che ogni giorno guidano camion e tir.
Ma cosa succede quando si raggiunge una certa età? Le leggi già oggi stabiliscono regole precise sul rinnovo delle patenti professionali, con limiti e controlli sempre più stretti.
Non si tratta di una questione burocratica, ma di una norma che riguarda la sicurezza sulle strade e la possibilità per molti autisti di continuare a lavorare.
Dopo i 65 anni, infatti, servono visite mediche più frequenti per dimostrare di essere ancora idonei a guidare veicoli così impegnativi. L’obiettivo è trovare un equilibrio: da una parte tutelare l’esperienza dei conducenti più anziani, dall’altra proteggere tutti gli utenti della strada.
Rinnovo delle patente professionali: quali sono i limiti di età previsti dalla legge
Il Codice della Strada, all’articolo 126, spiega che le patenti per camion e autoarticolati (categorie C1, C1E, C e CE) durano 5 anni fino al compimento del 65° anno. Dopo questa età, la validità scende a 2 anni e diventa obbligatorio passare una visita presso la Commissione Medica Locale. Inoltre, l’articolo 115 stabilisce che chi ha più di 65 anni può guidare solo mezzi fino a 20 tonnellate.
Per condurre veicoli più pesanti, fino ai 68 anni, bisogna ottenere un certificato annuale che confermi l’idoneità fisica e psicologica. Dopo i 68 anni, invece, non è più possibile avere questa autorizzazione. Questo rappresenta il limite massimo per chi ha trascorso la vita al volante di camion e tir.

Come si valuta la capacità di guidare in sicurezza anche dopo aver compiuto 65 anni
Dal compimento dei 65 anni in poi, i controlli diventano una condizione necessaria per rinnovare la patente. Le visite si svolgono presso la Commissione Medica Locale, che decide se l’autista ha ancora i requisiti per guidare in sicurezza. La patente in questi casi dura solo due anni, mentre l’attestato per guidare mezzi oltre le 20 tonnellate deve essere rinnovato ogni anno.
Dopo la fine delle proroghe legate al Covid, l’unica eccezione rimasta riguarda la Certificazione di Qualificazione del Conducente (CQC), indispensabile per lavorare nel settore. Per non rischiare di perdere il diritto alla guida, è importante muoversi in anticipo e non aspettare l’ultimo momento utile per il rinnovo.