PERSONALITÀ KIA: annunciato il nuovo suv (e non sarà elettrico) | In barba a tutti i fan “elettrificati”
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Kia Seltos è il nuovo suv compatto che la Casa coreana si prepara a lanciare nel 2026: stile ispirato alle elettriche del marchio, tanta tecnologia a bordo, ma sotto il cofano solo motori tradizionali ed eventualmente ibridi, niente versione 100% elettrica.
In un momento in cui ogni novità sembra doversi per forza collegare a una presa di ricarica, la scelta suona quasi provocatoria. La nuova Kia Seltos nasce come suv compatto globale, destinato a inserirsi tra Stonic e Sportage, con dimensioni a metà strada e un look molto vicino a quello delle EV della casa, ma con una filosofia diversa: restare ancorata ai motori endotermici, parlando a chi non è ancora convinto di passare all’elettrico puro ma non vuole rinunciare a un’auto moderna e connessa.
Linee tese, firma luminosa ad alto impatto e un abitacolo che promette spazio e infotainment evoluto raccontano la volontà di presidiare il segmento dei suv compatti con una proposta “analogica” nell’anima, ma digitalissima fuori e dentro. Il risultato è un modello che mette il dito nell’occhio ai fan dell’elettrificazione totale e offre un’alternativa concreta a chi cerca ancora un serbatoio da riempire invece di una batteria da ricaricare.
Design da elettrica, cuore termico: la scelta controcorrente
Dal frontale si capisce subito che non si tratta di un semplice restyling: luci diurne verticali, calandra larga e pulita, superfici squadrate ma non pesanti. La nuova Seltos riprende molti tratti delle ultime EV del marchio, dalle firme luminose ai dettagli high-tech, ma li applica a un suv che continua a respirare benzina. In coda spiccano fari sottili e geometrie nette, maniglie a filo e proporzioni robuste, pensate per dare l’idea di un’auto solida e moderna senza scivolare nell’eccesso da “astronave elettrica”.
Sotto la carrozzeria, la sostanza: la Seltos arriverà con motorizzazioni endotermiche come base dell’offerta, con benzina turbo e, a seconda dei mercati, vari livelli di elettrificazione leggera o full hybrid, ma senza una vera versione a batteria. È un messaggio chiaro a chi teme ancora autonomia e tempi di ricarica: la rivoluzione di stile sì, quella meccanica solo fino a un certo punto. Per il marchio è anche il modo di tenere i costi più sotto controllo, parlando a un pubblico che vuole tecnologia ma non è pronto a stravolgere le proprie abitudini al distributore.

Così Kia punta sugli scettici dell’elettrico (senza rinunciare al futuro)
Il nuovo suv compatto non vuole essere un ripiego per chi non può permettersi un’elettrica, ma una scelta consapevole per chi preferisce ancora il pieno alla colonnina. Abitacolo spazioso, maxi schermi affiancati, connettività completa, assistenza alla guida di ultima generazione: tutto parla il linguaggio delle vetture del 2026, ma con la rassicurante presenza di un motore termico, magari abbinato a un sistema ibrido per contenere consumi ed emissioni senza dipendere dalla rete di ricarica.
In barba ai fan degli elettrificati “a tutti i costi”, la Seltos manda un messaggio chiaro: nel futuro dell’auto c’è ancora spazio per suv compatti ben fatti, tecnologici e non elettrici, pensati per mercati dove l’infrastruttura è in ritardo e per automobilisti che vogliono un’aria di novità senza cambiare completamente stile di vita. Un modo, per Kia, di presidiare due mondi contemporaneamente: quello delle EV di punta e quello di chi, almeno per ora, la spina preferisce lasciarla al muro del garage.
