Posto di blocco, dal 1 Novembre la revisione non basta più: vogliono questa cosa | È obbligatorio

Due poliziotti che scrivono una sanzione al posto di blocco

Posto di blocco, obblighi e sanzioni - mobilitasostenibile.it

Da novembre diventa obbligatorio un elemento che va oltre la revisione e le catene da neve, con sanzioni fino a 173€ per i trasgressori.

La vita degli automobilisti regala spesso diverse sorprese: alcune si imparano con l’esperienza, altre perché i mezzi di informazione ricordano le modifiche al Codice della Strada. Eppure ci sono dettagli che non vengono diffusi come dovrebbero, tanto che non è raro che la Polizia o altre Forze dell’Ordine si imbattano in conducenti più ignari che negligenti.

Il problema è che la clemenza può essere un caso, ma la legge non ammette né ignoranza né eccezioni. Per questo è bene parlare di un obbligo importante che riguarda proprio il mese di novembre.

Non c’entrano le gomme da neve e non è solo una questione di revisione: è una misura di sicurezza che diventa cruciale soprattutto nei periodi più freddi dell’anno.

L’obbligo che ‘scatta’ a novembre

Con l’arrivo di novembre le condizioni stradali cambiano drasticamente. Le giornate si accorciano, la luce naturale è sempre meno, le piogge diventano più frequenti e la nebbia fa la sua comparsa in molte zone del Paese. Tutti fattori che aumentano il rischio di incidenti, soprattutto se un veicolo è fermo per un guasto meccanico o per un sinistro appena avvenuto.

Basta un’auto in panne in corsia d’emergenza o sul ciglio di una strada secondaria a trasformarsi in un ostacolo pericoloso. Le statistiche lo dimostrano: proprio in autunno e inverno cresce la probabilità di tamponamenti o urti legati a scarsa visibilità.

E se la sfortuna vuole che non sia un altro automobilista a colpirci, la situazione non migliora: possono essere le stesse forze dell’ordine a fermarci e ricordarci che la legge è chiara.

Triangolo auto
Triangolo auto – mobilitasostenibile.it

Il triangolo: un obbligo dal 1989 che molti ignorano

Non si tratta di una novità introdotta di recente, bensì di un obbligo che esiste dal lontano 1989. Il triangolo d’emergenza deve essere sempre presente a bordo dell’auto, pronto a essere utilizzato in caso di fermata forzata insieme al giubbotto catarifrangente.

Eppure, soprattutto tra i giovani conducenti, è uno degli accessori più dimenticati: molti pensano che non serva, convinti che sia raro restare coinvolti in un incidente, tanto più con visibilità ridotta.

Ed è proprio qui che casca l’asino. Novembre è il mese in cui la nebbia e le piogge intense compromettono la visuale anche nei centri abitati. Così, se ci va bene che nessuno ci venga addosso, a presentarsi potrebbe essere la pattuglia, pronta a infliggere la sanzione: fino a 173€ di multa e due punti in meno sulla patente. In pratica, oltre al danno dell’auto ferma, arriva anche la beffa.