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Sono previste nuove regole e controlli più severi per chi guida: quando ci si trova sprovvisti di questo documento si rischiano sanzioni molto gravi.
Ai posti di blocco le verifiche non riguardano più solo patente, assicurazione o bollo. Uno dei controlli più frequenti riguarda infatti la revisione periodica, indicata con la sigla RP.
Si tratta di un documento fondamentale perché certifica che il mezzo sia sicuro e conforme alle norme ambientali. Il Codice della Strada prevede, infatti, che tutti i veicoli a motore e i rimorchi vengano sottoposti a revisione a intervalli precisi, senza alcuna possibilità di proroga.
Non si tratta di una scelta, ma di un obbligo da rispettare perché chi circola con revisione scaduta rischia multe molto alte e persino il fermo amministrativo.
Bisogna, poi, ricordare che la revisione non va confusa con il tagliando: quest’ultimo è consigliato dalla casa produttrice e serve a mantenere l’auto in garanzia, mentre l’RP è imposta per legge e riguarda la sicurezza stradale.
La prima revisione si effettua dopo quattro anni dalla prima immatricolazione del veicolo. In seguito, per automobili, camper, moto e ciclomotori, la scadenza diventa biennale. La situazione è differente per i mezzi adibiti a trasporto professionale come autobus, taxi, auto a noleggio con conducente e ambulanze. Questi ultimi devono effettuare la revisione ogni anno, così come i veicoli oltre le 3,5 tonnellate o quelli definiti atipici.
Il termine preciso è legato al mese della precedente revisione e non esiste alcun margine di tolleranza. Se l’ultimo controllo è stato fatto a maggio, la scadenza cade entro la fine di maggio, senza giorni extra. La revisione può essere svolta presso la Motorizzazione civile o nelle officine autorizzate. Il controllo dura circa venti minuti e riguarda componenti fondamentali come freni, impianto elettrico, sospensioni, ruote, emissioni e stato della carrozzeria.
Se l’esito della revisione è positivo sul libretto appare la dicitura “Revisione regolare”. Se invece vengono rilevati problemi, l’indicazione può essere “Revisione ripetere” oppure “Revisione sospeso dalla circolazione”. In queste situazioni l’auto non può circolare, se non per raggiungere l’officina o presentarsi a un nuovo controllo.
Le sanzioni per chi viene fermato con revisione scaduta sono significative: la multa varia da 169 a 680 euro e in caso di recidiva raddoppia. Se si insiste a guidare nonostante la sospensione, la sanzione può arrivare a quasi 8.000 euro, con fermo amministrativo di 90 giorni e rischio confisca del veicolo.
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