Precedenza alle rotatorie, dal 1 Agosto la devi dare sempre e solo da questo lato: cambia la regola decennale

Rotatoria-Foto-di-Kelly-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it
In arrivo nuovi modelli di rotonda con priorità ai pedoni: la sperimentazione parte dall’estero ma potrebbe presto arrivare anche in Europa e cambiare l’attuale Codice della Strada.
Le rotatorie sono diventate uno strumento sempre più utilizzato per migliorare la viabilità e fluidificare il traffico urbano. Non si tratta solo di un’esigenza estetica o di arredo stradale, ma si sicurezza.
Nella maggior parte dei casi, la loro installazione risponde a un’esigenza concreta di riduzione degli ingorghi in zone in cui una strada rettilinea a doppia corsia non garantirebbe lo stesso livello di scorrimento.
Il Codice della Strada italiano ha già previsto regole specifiche per la circolazione nelle rotonde: in presenza di segnaletica verticale, la precedenza va data ai veicoli già immessi nella rotatoria, ovvero provenienti da sinistra.
Proprio negli ultimi mesi, però, un nuovo modello di gestione del traffico sta emergendo all’estero, e potrebbe cambiare nuovamente le abitudini degli automobilisti.
Il modello britannico: precedenza ai pedoni anche nelle rotatorie
In Inghilterra, a partire dalla città di Cambridge, è in corso una sperimentazione che riguarda l’introduzione di attraversamenti pedonali all’interno delle rotonde. Si tratta di un sistema innovativo in cui, oltre alla consueta precedenza ai veicoli già presenti nella rotatoria, viene data la precedenza assoluta ai pedoni che si accingono ad attraversare. Le prime installazioni sono state accompagnate da segnaletica verticale e orizzontale apposita, pensata per rallentare i veicoli e aumentare l’attenzione in prossimità dei passaggi pedonali.
L’obiettivo è duplice: da un lato si intende garantire la sicurezza dei cittadini a piedi, mentre dall’altra si vuole ridurre il rischio di incidenti in aree ad alto flusso. Questa configurazione, per ora circoscritta ad alcune aree urbane britanniche, ha acceso l’interesse anche al di fuori del Regno Unito.

Il resto d’Europa può prendere esempio: come potrebbero cambiare le regole nelle rotatorie
Non esiste ancora una normativa europea che recepisca ufficialmente questo modello. L’attenzione verso la sicurezza urbana, però, potrebbe favorire in futuro un’estensione della sperimentazione anche in altri Paesi. In Italia, ad oggi, non è stato annunciato alcun cambiamento formale al Codice della Strada in tal senso. L’adozione di nuove soluzioni infrastrutturali in città con elevata densità abitativa potrebbe aprire la strada a test simili.
L’introduzione di rotonde più ampie rende necessario un equilibrio tra la fluidità della circolazione e la protezione dei pedoni. Se il modello inglese dovesse dimostrarsi efficace, non è escluso che in futuro possa essere adattato anche al contesto italiano.