Secondo un’indagine condotta da Accenture, nota società di consulenza, su oltre 1.800 consumatori in Italia, Germania, Francia, Stati Uniti e Canada, è emerso che il 60% degli intervistati sceglierebbe un’auto ibrida o elettrica piuttosto che un’auto alimentata esclusivamente a benzina, purchè il nuovo veicolo sia comparabile e superiore anche in termini di comfort di guida, prestazioni, stile e manutenzione. Da questo si evince che l’interesse per i veicoli ecologici è in costante crescita, ma alla base della scelta d’acquisto non ci sono più solo i bassi consumi, ormai dati per scontati.
“Il settore automobilistico attraversa un’importante fase evolutiva sia in Italia che a livello internazionale,” ha dichiarato Luca Mentuccia, Managing Director per il settore automotive di Accenture, “e i consumatori che si avvicinano alle autovetture ibride sono sicuramente interessati a veicoli ad energie alternative, ma vogliono anche avere a bordo servizi innovativi rispetto agli standard previsti sulle vetture tradizionali. E’ quindi evidente che l’evoluzione del veicolo, oltre che dalle potenzialita’ dei motori ibridi, passa anche dalle funzionalita’ fornite al guidatore. In sintesi: sicurezza, salvaguardia dell’ambiente e intrattenimento diventano elementi di valutazione per la scelta di un’autovettura“. Mentuccia prosegue inoltre affermando che “attraverso il nostro studio, al momento focalizzato sull’Europa, abbiamo verificato che i ‘servizi a bordo’ giocheranno un ruolo fondamentale e i costruttori hanno ora la possibilità di scendere in campo mettendo a disposizione dell’industria automobilistica le proprie competenze per differenziarsi sul mercato. Per loro sarà determinante stabilire partnership strategiche con i fornitori degli strumenti a bordo in modo da sviluppare competenze specifiche e integrate“.
Quindi è chiaro che, secondo quanto venuto fuori dalla ricerca, accanto al criterio della sostenibilità ambientale, i produttori di automobili devono, pur continuando a porre l’attenzione ai minori consumi di carburante e alla convenienza, aumentare l’offerta di servizi quali le informazioni per guidare in sicurezza e per la manutenzione del veicolo, servizi di intrattenimento, connettività e infomobilità.
Tuttavia, secondo quanto pubblicato sul sito dell’Unione Europea, e su questo sito nell’articolo “A quale domanda di mercato, o meglio a quali bisogni, risponde l’industria automobilistica?“, nella prospettiva a lungo termine, che fa riferimento al 2020, i veicoli convenzionali rimarranno prevedibilmente lo strumento dominante della mobilità, ma parallelamente si assisterà a una rapida espansione dei veicoli elettrici. Entro il 2030 il parco automobilistico globale dovrebbe passare da 800 milioni a 1,6 miliardi di veicoli, per arrivare entro il 2050 a 2,5 miliardi di veicoli. Il tutto accompagnato da una carenza crescente di risorse energetiche i cui costi sono destinati ad aumentare.
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